Scuola e occupazione, al via il corso di formazione di Provincia e Regione
L’obiettivo è formare 28 giovani laureati e diplomati, già iscritti nelle liste dei precari della pubblica istruzione, per fornire agli studenti disabili degli Istituti superiori della provincia vibonese un’assistenza qualificata, al fine di migliorare il loro grado di autonomia, la comunicazione personale e l’integrazione scolastica. Il nuovo corso di formazione, che inizierà il 5 novembre prossimo, su iniziativa della Provincia di Vibo Valentia e della Regione Calabria, ha caratteristiche uniche nel panorama nazionale, perché coniuga gli scopi occupazionali con quelli di inclusione scolastica. Una valenza che è stata rimarcata oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione (foto) dall’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, e dall’assessore provinciale all’Istruzione Pasquale Fera, che - insieme al dirigente scolastico dell’Istituto professionale per i servizi turistici e commerciali di Vibo Valentia, Michele Piraino - hanno illustrato metodologia e finalità del progetto.
Il corso, della durata di 608 ore (di cui 50 di tirocinio), consentirà di formare operatori esperti nell’assistenza agli studenti disabili, con particolare attenzione alle esigenze di piena integrazione scolastica per i portatori di disabilità visiva, uditiva, dislessica e autistica. “Come Provincia, siamo orgogliosi di aver promosso questa iniziativa, resa possibile nella sua realizzazione concreta dai fondi reperiti dall’assessorato regionale alla Cultura - ha affermato Fera -. In un momento così difficile per il Paese, è motivo di grande soddisfazione poter avviare un corso di formazione come questo, che crea occupazione in un settore importante come la scuola, con il valore aggiunto di essere rivolto al miglioramento della condizione dei diversamente abili”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Caligiuri, che ha speso parole di grande apprezzamento per il collega vibonese, esaltando la sua sensibilità ai temi sociali e definendolo “un uomo, un amministratore in gamba, che agisce non soltanto con la testa, ma anche col cuore”. Caligiuri, poi, ha esortato a non farsi “abbattere dalle emergenze, perché l’Italia e la Calabria hanno attraversato momenti peggiori e ne sono venute fuori.” “In un contesto così difficile come quello attuale - ha continuato l’assessore regionale -, la scuola pubblica ha un compito ancora più gravoso e importante. Merito e inclusione sono i due parametri che devono indirizzare l’istruzione. In questo senso, il nuovo corso di formazione, primo nel suo genere in Italia, si inserisce in una strategia complessiva che la Regione sta portando avanti con impegno, nella consapevolezza che il bacino del Mediterraneo rappresenterà nei prossimi 15 anni il maggiore spazio di sviluppo e interazione tra popoli, una prospettiva che necessità di strumenti culturali adeguati”.
Caligiuri ha quindi snocciolato le iniziative adottate dalla Regione in materia di istruzione pubblica, cominciando dalla promozione della cultura della legalità. A questo proposito, ha citato il progetto realizzato l’anno scorso in collaborazione con il giudice Nicola Gratteri, finalizzato a incrementare la durata delle attività didattiche nei Comuni ad alta densità mafiosa, nonché l’utilizzo per finalità scolastiche e formative dei beni confiscati alle cosche.