Bracconaggio: tre persone denunciate nel cosentino
Denunciate tre persone, sequestrati tre fucili da caccia, cinque richiami acustici elettromagnetici, diverse munizioni e la fauna abbattuta. È il bilancio dell'attività svolta dal Nucleo Ittico Venatorio della Polizia Provinciale di Cosenza. Con due distinte operazioni sono stati sorpresi in flagranza di reato tre cacciatori che esercitavano l'attivià venatoria con l'ausilio di richiami acustici vietati. La prima operazione si è svolta in località Mucone di Bisignano ed ha portato alla denuncia all'A.G. di due cacciatori del luogo, che praticavano la caccia con un richiamo vietato, riproducente il canto del tordo ed ai quali sono stati sequestrati due fucili semiautomatici da caccia, le munizioni, la fauna abbattuta e il richiamo suddetto. Nella stessa zona gli Agenti hanno rinvenuto un altro richiamo vietato, atto a riprodurre il canto della quaglia, che era custodito all'interno di una cassa metallica chiusa con un lucchetto ed assicurata tramite una lunga vite ad un grosso masso.
La stessa, con non poche difficoltà, è stata scardinata e l'apparato posto sotto sequestro. Sono in corso indagini al fine di individuare i responsabili del posizionamento del richiamo. La seconda operazione si è svolta in località Lagarò nel comune di Celico, su segnalazione delle guardie volontarie venatorie ed ha portato alla denuncia di un cacciatore proveniente dalla provincia di Brescia, che esercitava l'attivita' venatoria da appostamento temporaneo alle allodole con l'ausilio di due richiami acustici vietati. L'uomo è stato trovato, inoltre, in possesso di fauna abbattuta di specie protetta (pispole). Gli agenti, anche in questo caso, hanno provveduto al sequestro dei richiami vietati, di un fucile semiautomatico, di numerose munizioni, e della fauna abbattuta.