Operazioni antibracconaggio in Sila, denunce e sequestri
Due persone sono state denunciate a piede libero dalla Polizia Provinciale di Cosenza -Distaccamento di San Giovanni in Fiore, impegnata nelle ultime settimane in operazioni antibracconaggio all’interno del Parco Nazionale della Sila. Gli agenti sono stati impegnati in pattugliamenti nei comuni di San Giovanni in Fiore, Casali del Manco, Spezzano della Sila, Celico, Bocchigliero e Longobucco, a tutela della fauna selvatica e delle aree protette.
Un soggetto è stato colto in flagranza di reato mentre praticava uccellagione nelle campagne del comune di San Giovanni in Fiore. L’uomo utilizzava dei rami intinti di una forte colla, in grado di catturare indistintamente diversi animali, ed è stato trovato in possesso di 5 cardellini appena catturati, verosimilmente grazie a questa tecnica. Gli uccelli sono stati rilasciati in luogo idoneo, mentre l’uomo è stato denunciato per uccellagione, cattura e detenzione di fauna protetta, uso di mezzi vietati, caccia non autorizzata, violazione di area protetta e furto venatorio. Complessivamente, sono sette le persone denunciate dagli agenti provinciali nel solo comune di San Giovanni in Fiore.
Un altro soggetto invece è stato colto in flagranza di reato mentre cacciava all’interno di un’area protetta facente parte della “Rete Natura 2000”, nei pressi del comune di Celico. L’uomo, che oltre a trovarsi in un’area protetta stava esercitando attività venatoria fuori periodo, è stato quindi fermato dagli agenti che lo hanno denunciato per bracconaggio, provvedendo a sequestrare il fucile e relative munizioni.