Politica: Belcastro, perché sosterrò Bersani alle primarie del centrosinistra
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindaco di Cotronei Nicola Belcastro, sulle ragioni del sostegno alle primarie per il centrosinistra a Pierluigi Bersani:
"Nelle mie riflessioni sulla scelta di quale candidato sostenere alle prossime primarie, tante sono state le motivazioni che mi hanno portato a scegliere Pierluigi Bersani: prima fra tutte perché sono convinto che, dopo la stagione del populismo berlusconiano, ci sia bisogno di una personalità politica in grado di riportare il governo del paese nell’alveo della serietà e della responsabilità, qualità indispensabili per chi ha l’onore del governo.
Voterò Bersani perché lo scopo di queste primarie è scegliere il candidato a Presidente del Consiglio e non la persona più simpatica o quello che sa fare meglio le battute. Per ricoprire questo ruolo ci vogliono caratteristiche specifiche, come quella di saper fare scelte equilibrate, oltre ad avere la competenza necessaria per portare il paese fuori dalle secche di questa crisi, utilizzando un chiaro profilo politico, quello del centrosinistra e dei valori che gli sono tipici.
Sosterrò Bersani per l’onestà e la competenza dimostrate nel partito e negli incarichi istituzionali ricoperti, per il suo spiccato senso della democrazia che lo ha portato a rinunciare ad un suo diritto, previsto dallo statuto del Partito, e a mettersi in gioco e in discussione, per la concretezza dei progetti proposti.
Sosterrò Bersani alle primarie con la convinzione che l’esperienza di questi anni sia la garanzia per chiudere una lunga stagione fatta di illusionisti, di parole al vento e di finzione. Un lungo periodo in cui ha vinto una cultura populista che ha minato i fondamentali del nostro stare insieme.
Sosterrò Bersani per evitare che il populismo qualunquista, rinato in questo periodo sotto nuove forme e con nuovi protagonisti, sostituisca quello berlusconiano, ormai decaduto.
È forte la necessità di parlare di merito e serietà. È forte la necessità e soprattutto il dovere di affrontare il tema delle diseguaglianze che stanno crescendo in questi ultimi anni. Questi argomenti sono al centro del programma bersaniano che prevede il lavoro come diritto, l'uguaglianza sociale ed economica. L'intesa è anche, e soprattutto, sull’alleanza fra società e buona politica, che possono tornare a darsi la mano se la politica si occupa dei problemi reali delle persone.
Bersani in questi anni di crisi politica, sociale ed economica, “ci ha messo la faccia”, da vero innovatore, e lo sta facendo offrendo al paese l’unica vera proposta di governo: ricostruzione e cambiamento, sono le parole chiave di un messaggio di fiducia e di speranza per l'Italia. Una ricostruzione che parta “dal fare e non dall’annunciare” insieme ad un cambiamento nel governo, oltre che negli uomini.
Un messaggio ancora importante per chi come me governa una comunità in questa fase estremamente critica della finanza locale, dove spesso ci si sente impotenti nel dare risposte concrete ai cittadini. La crisi attuale ha bisogno di risposte coraggiose ed innovative, ma soprattutto, capacità di Governo e visione unitaria della nazione, che solo Bersani ha dimostrato di possedere.
Voto Bersani perché crede nel rinnovamento democratico delle idee e del fare politica, perché ha una linea pragmatica e non demagogica di Italia, perché insieme a lui, il Partito democratico sarà protagonista di una nuova stagione europeista e del centrosinistra.
Voto Bersani perché dobbiamo andare avanti portando con noi la nostra storia. Gli slogan sulla rottamazione, sia pur efficaci ed ammalianti nell’epoca dell’antipolitica e del populismo, fanno passare un messaggio che va oltre la questione anagrafica. Chi oggi propone la rottamazione va nella direzione del disfacimento delle idee e dei valori che sono tipici del centrosinistra, senza per altro indicare il nuovo profilo proposto, che appare da qualche battuta, addirittura sovrapponibile a quello del centrodestra.
L’imperativo ora è chiudere questa fase in cui la politica, e quindi la società, si è concentrata solo sull’IO e non sul NOI, in cui la divisione ha preso il posto dell'unità, in cui l'arroganza del potere ha dimenticato il servizio ai cittadini. Bisogna ritornare alla normalità con l'idea che un grande e complesso paese come l’Italia non si governa con i giochi di prestigio di un altro illusionista ma con la forza delle idee e con una solida idea della democrazia.
Che nessuno pensi, a vari livelli, da quello nazionale a quello locale di farsi una rendita di posizione nella collocazione in nicchie politiche, da poter utilizzare successivamente. Questa logica è davvero da rottamare. Per questo lavorerò per Bersani candidato premier per il 2013 e mi impegnerò per una sua grande affermazione".
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