Isola Capo Rizzuto: inaugurazione piazza Falcone-Borsellino e via Loi
Una giornata nel segno della memoria, del ricordo, ma anche dell’impegno, collettivo ed individuale. La celebrazione del 4 novembre ad Isola Capo Rizzuto quest’anno ha avuto un significato particolare, perché l’Amministrazione comunale ha voluto che coincidesse con l’intitolazione della piazza del municipio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e della via che corre tra il municipio e la villa comunale ad Emanuela Loi. Tre vittime di mafia, tre operatori che dell’impegno personale hanno fatto la loro ragione di vita, arrivando fino all’estremo sacrificio. La mattinata è iniziata con la partecipazione alla Santa Messa celebrata in Duomo da don Edoardo Scordio. Quindi una breve processione fino al Monumento ai caduti, dove dopo l’alzabandiera e l’inno nazionale il sindaco Carolina Girasole ha deposto una corona. “Rivolgiamo un pensiero ai nostri caduti – ha detto don Scordio prima della benedizione – affinché continuino a vegliare su di noi e a sostenerci”. Dopo il “silenzio” il primo cittadino rivolto il suo messaggio ai cittadini: “Oggi festeggiamo – ha detto - il nostro bene collettivo supremo, l’Unità della nazione, un bene da salvaguardare pur nel confronto e nell’inclusione di nuove culture”.
“Ma questa giornata – ha aggiunto Girasole - dev’essere anche il momento della riflessione. Viviamo giorni complicati, giorni i crisi, ma operando insieme, col sostegno reciproco, possiamo fare in modo che questo momento difficile diventi un’opportunità di cambiamento, di miglioramento. Dobbiamo prendere l’impegno di difendere i valori portanti della nostra civiltà, che sono la Libertà, la Pace e la Democrazia. E facendoci guidare dal significato di questa giornata, come comunità dobbiamo impegnarci a non accettare nessuna forma di illegalità, di furberia e di sopruso, a condannare comportamenti che alimentano il clima di divisione che condiziona lo sviluppo del paese. Prendiamo l’impegno di agire nel rispetto della legge, di non offendere la dignità altrui, di lavorare per accrescere la democrazia e la partecipazione”. Sempre in processione, infine, ci si è spostati nella piazza antistante il palazzo comunale, dove il primo cittadino ha scoperto la targa in marmo che ricorda i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e poi quella che ricorda l’agente di scorta Emanuela Loi, poliziotta morta nell’attentato di via d’Amelio.
“Anche loro sono stati Apostoli – ha detto don Scordio impartendo la benedizione – come quelli cui è intitolata un’altra strada qui vicina. Sono stati uomini che hanno dato il meglio di sé per il bene di noi tutti. Da loro dobbiamo imparare a coltivare ideali che non sono utopie, non sono insignificanti, ma costituiscono il presente e il futuro”. Il sindaco ha ricordato il percorso che ha portato a questa doppia intitolazione, da quando “un gruppo di ragazzi ha chiesto che una via cittadina fosse dedicata a Paolo Borsellino” a quando “il circolo di Fli ha proposto di intitolare questa piazza a Falcone e Borsellino e la vicina via ad Emanuela Loi”. Quindi, dopo aver ringraziato Vincenzo Gentile per aver donato le targhe in marmo, e la consigliera provinciale di Fli Maria Maio, ha lasciato la parola a Salvatore Perrone, per un commovente ricordo che l’ex militare ha dedicato ai due magistrati conosciuti nel corso della sua carriera. Infine il primo cittadino ha letto una riflessione di Giovanni Falcone sulla moralità umana ed una di Paolo Borsellino sulla mafia, chiedendo a tutti di “impegnarci per somigliare un pochino a questi uomini, dicendo no ai compromessi, alla commistione, all’indifferenza”. E ricordando che “la mafia, la criminalità non possono combatterle solo le forze dell’ordine e la magistratura. Dobbiamo combatterle tutti insieme, contribuendo ciascuno nel suo piccolo con i nostri comportamenti”. “Questi luoghi – ha concluso il sindaco Girasole riferendosi alla piazza Falcone-Borsellino ed alla via Loi – ora sono luoghi di memoria ma anche di impegno, luoghi in cui incontrarsi per combattere l’indifferenza e lavorare insieme per la crescita della comunità”.