Manifestazione contro mafie e corrotti. Pdci: da Polistena parte la sfida alla ‘ndrangheta
“La manifestazione contro le mafie e contro i corrotti che si svolgerà sabato 10 novembre a Polistena (Reggio Calabria) costituisce una tappa fondamentale nella lotta civile e democratica per la liberazione di questa terra troppo a lungo mortificata e calpestata. In tal senso, un grande apprezzamento occorre rivolgere all’Amministrazione Comunale di Polistena che, con grande coraggio, ha deciso di promuovere questa iniziativa di valore straordinario, nel solco delle battaglie intraprese fin dal suo avvento per difendere la legalità, la giustizia e la trasparenza e per contrastare decisamente le organizzazioni criminali e mafiose che operano sul territorio”.
Lo afferma in una nota Michelangelo Tripodi, Segretario Regionale del Pdci sostenendo inoltre che “Polistena, come sempre nei momenti più difficili della storia calabrese, torna, quindi, ad essere protagonista di un evento che sicuramente potrà contribuire in maniera determinante a rilanciare le lotte per il cambiamento e per una svolta profonda di cui tutti avvertiamo un grande bisogno”.
“La degenerazione della vita pubblica e il degrado delle istituzioni - continua il segretario - ha raggiunto livelli inaccettabili e senza precedenti. Non si può continuare come se nulla fosse, mentre la Calabria affonda in una drammatica emergenza sociale, economica ed occupazionale che è la peggiore della sua storia e non a caso coincide con il malgoverno fallimentare del centrodestra alla regione e con il clamoroso fallimento della destra e del cosiddetto modello Reggio al Comune di Reggio Calabria, che è stato addirittura sciolto per mafia”.
“Non si può continuare ad assistere con indifferenza all’affermazione del dominio violento e sanguinario della ‘ndrangheta sul territorio, sull’economia, sulla società e sulla politica”, dichiara ancora Tripodi. “Da Polistena – prosegue - parte una risposta all’altezza della sfida che la ‘ndrangheta ha lanciato con le sue gravissime minacce, attentati e intimidazioni indirizzati contro centinaia di sindaci e amministratori pubblici per impedire ed ostacolare l’esercizio libero e senza condizionamenti delle funzioni democratiche a cui gli stessi sono stati chiamati dal suffragio popolare. Tra questi ricordiamo la gravissima intimidazione dell’estate scorsa contro il Sindaco di Polistena Michele Tripodi, che suscitò un forte protesta ed una corale indignazione di tutto il popolo a difesa delle conquiste avanzate di civiltà e di progresso che fanno di Polistena un modello positivo di buon governo e di buona e sana amministrazione nel supremo interesse dei cittadini”.
“E non è certo un caso che – si legge ancora nella nota - proprio a Polistena sia stata promossa questa grande mobilitazione popolare e democratica che vede una così vasta, importante e qualificata presenza di rappresentanti delle istituzioni, della politica, della magistratura, della politica, delle associazioni antimafia, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di categoria, del mondo economico nonchè di tanti esponenti della società civile. La Calabria che non si arrende torna dunque a prendere la parola e a farsi sentire. In particolare, ci auguriamo che questo messaggio venga raccolto principalmente dai giovani della piana e della Calabria. A loro spetta il grande compito di costruire la Calabria del futuro e della speranza. La Calabria del lavoro e dei diritti contro la sopraffazione mafiosa e contro la corruzione che inquina la vita pubblica”.
“Noi Comunisti ci siamo e lottiamo per questo grande obiettivo e per questo ambizioso progetto: fare di questa terra una regione normale, garantire ad ogni suo cittadino libertà e diritti, dare voce alla speranza del cambiamento. Per queste ragioni sabato saremo a Polistena con le nostre storiche insegne che rappresentano quanto di più moderno ci possa essere oggi: una grande scelta per il futuro che parte dal diritto al lavoro come paradigma di una conquista civile e sociale che – conclude Tripodi - ridà dignità alle persone e mette sotto scacco le ‘ndrine e i padrini politici che vogliono solo clienti e sudditi”.