Celebrazione della Giornata Mondiale dell’Infanzia
L’Associazione “ Giovanna D’Arco” ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Infanzia con un importante convegno internazionale , dal tema :“ Pedofilia, come affrontarla”, a cui hanno partecipato quattordici personalità italiane e tredici straniere, provenienti dalla Russia, Stati Uniti, Austria, Malta, Kenya, Tailandia e Vaticano. Il folto pubblico, composto prevalentemente da avvocati e psicologi, ha seguito con grande interesse tutti gli oratori intervenuti, considerata la loro statura professionale, nel campo del diritto, della psichiatria e della psicologia, i quali hanno analizzato il dilagante fenomeno della pedofilia nel mondo, dopo lo sviluppo del web. Si è anche discusso di turismo sessuale e delle misure per combattere questa criminosa attività, nei paesi dove notoriamente arrivano pedofili , da ogni parte del mondo.
Particolarmente interessante anche l’intervento della Presidente della “ Giovanna D’Arco”, l’avvocato Maria Pia Capozza, che ha sottolineato” come l’infanzia sia vulnerabile e come questo turpe reato sia un vero crimine contro l’Umanità. Pertanto, considerata l’esistenza di questo pericolo, occorre preparare i bambini con particolare attenzione, educandoli anche ad una sana affettività, considerando che spesso l’Orco si annida tra le pareti di casa. Quindi, la necessità di dialogare costantemente con loro, rassicurarli, dimostrando attenzione ed ascolto al loro modo di esprimersi.” Nel corso del convegno, è stata anche ricordata l’attività di prevenzione e repressione che la Polizia Postale italiana svolge quotidianamente a difesa della nostra infanzia, mentre nella lotta al turismo sessuale, il governo tailandese si è impegnato ad intensificare la lotta contro i criminali stranieri, che abusano della gioventù locale. In Kenya, invece, è la Chiesa Cattolica in prima linea, creando appositi centri di ascolto ed accoglienza per i bambini violentati. Particolare attenzione ha suscitato l’intervento dello psichiatra russo, il quale ha evidenziato come i pedofili vengano, nel suo paese, sottoposti a trattamenti forzati, specie se il crimine è reiterato e contemporaneamente scontano pene durissime, che arrivano anche a venti anni di detenzione. Illustri magistrati italiani hanno poi evidenziato come, dopo la ratifica del trattato di Lanzarote, si sia chiaramente definito nel nostro codice penale il reato di pedofilia. Ugualmente interessante per il folto pubblico l’atteggiamento dell’Islam, che come ha ricordato il presidente dell’UCCOI, pone i bambini al centro dell’attenzione, perché costituiscono prezioso dono divino e quindi la necessità che gli adulti dialoghino con loro, per una sana educazione ai valori della vita. Negli Stati Uniti, un pedofilo condannato perde la sua privacy ed allora viene seguito costantemente in ogni suo spostamento dagli organi di polizia -ha sottolineato lo psichiatra americano- e nel contempo è bandito da ogni pubblica attività.
Gli alti rappresentanti della Chiesa Cattolica hanno illustrato come, una volta accertato questo crimine nelle file dei religiosi nel mondo, così come clamorosamente emerso in questi ultimi anni, si sta procedendo non solo ad una rapida epurazione dei colpevoli, ma pure ad una attività di screening preventivo dei soggetti, che si avviano alla loro vita religiosa. “Siamo felici per il successo di questo primo convegno internazionale, che ci sprona a proseguire con altre analoghe iniziative –ha dichiarato la presidente Maria Pia Capozza,-”, incoraggiati anche dal fatto che i rappresentanti della Federazione Russa, così come quelli di altri paesi, ci hanno chiesto di collaborare attivamente con loro, dopo avere conosciuto tutta la complessa attività che la “Giovanna d’Arco”, svolge da anni in Italia e che si prefigge di sviluppare anche in paesi, bisognosi di organizzare centri sociali di ascolto, non solo per la lotta alla pedofilia, ma anche per le complesse problematiche di coppia e familiari, del mondo contemporaneo.”