Napoli, interpellanza sul porto di Gioia Tauro
La parlamentare del Fli, Angela Napoli interpella Il Presidente del Consiglio dei Ministri e i ministri dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti e dell’Interno sulla situazione del porto di Gioia Tauro.
In particolare la Napoli ritiene davvero grave e preoccupante la mancata risposta del Governo nazionale ai numerosi atti ispettivi, ultimo il 18 luglio 2012, relativi alla situazione occupazionale interna al Porto di Gioia Tauro.
I mancati adeguati interventi infrastrutturali - continua l'interpellanza - ed utili alla polifunzionalità del Porto, congiunti con l’assenza di un adeguato tavolo di concertazione, ha registrato su quello scalo marittimo solo finte attenzioni e vane promesse, apparse di comodo solo per MCT - Contship Italia, società terminalista; la società terminalista, infatti, nel mentre si è resa destinataria dell’autorizzazione a porre, per ancora due anni, in Cassa integrazione guadagni straordinaria numerosi lavoratori, senza mai alcuna garanzia per il futuro occupazionale degli stessi, ha continuato a servirsi dell’alibi della crisi internazionale delle movimentazioni per fare scelte diverse e posizionare altrove il traffico; è, purtroppo, in atto un inesorabile calo dei traffici nel Porto di Gioia Tauro ed un conseguente aumento del numero di lavoratori cassintegrati; rispetto alle previsioni fatte appena a metà dello scorso mese di settembre l’azienda terminalista MCT nell’ambito del piano di riorganizzazione, ha posto in Cassa integrazione i lavoratori in numero maggiore della media annuale prevista; si è già arrivati , infatti, nei primi giorni di novembre a 530 unità, a fronte dei 486 esuberi fissati per il 2012; a fronte di questa pesante crisi occupazionale - continua l'interpellante - che, peraltro, si registra in un area ad alto tasso di disoccupazione, congiunta alla presenza pervasiva delle cosche della ‘ndrangheta, non sono stati registrati interventi utili a compensare la citata crisi di movimentazione, come, ad esempio, la realizzazione di una Zona economica speciale, attrattiva per investitori e capitali stranieri".
Per la Napoli, " la Calabria continua ad essere penalizzata anche per quanto riguarda l’attenzione che andrebbe riservata allo scalo marittimo di Gioia Tauro, nel mentre si registrano interventi che favoriscono i Porti del Nord Italia; tra l’altro l’interpellante, considerata la pervasiva presenza delle cosche criminali della ‘ndrangheta, ritiene che si dovrebbe attivare un’adeguata indagine su tutte le società di servizi interne la Porto di Gioia Tauro"
Alla luce di tutto ciò, la parlamentare del Fli chiede "se non ritengano di avviare una reale attività di concertazione utile a considerare la struttura portuale di Gioia Tauro come priorità nazionale ed offrire così future garanzie occupazionali ai lavoratori che attualmente vengono posti dalla MCT in Cassa Integrazione Straordinaria".