Sanità: stato di agitazione del personale Dussmann Service

Cosenza Salute

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma delle organizzazioni sindacali Filcams-CGIL, M. Bruno, Fisascat-CISL, A. Scarcello, Uiltucs-UIL, A. Verrino e UGL Terziario, G.Molinari indirizzata alla Commissione di Garanzia, al Governatore della Calabria, alla Comm. Sanità, al Prefetto di Cosenza, al Questore di Cosenza, al Direttore Generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza e alla Dussmann Service di Bergamo avente ad oggetto la proclamazione dello stato di agitazione ai sensi dell’art.2 c.2 della Legge 12 Giugno 1990 N° 146:

“Le scriventi Organizzazioni Sindacali in merito alla vicenda che interessa il problema del personale Dussmann Service il quale, svolge all’interno dell’Ospedale Civile dell’Annunziata-Mariano Santo e Rogliano il servizio di Inservientato ma, di fatto le mansioni di Operatore Socio Sanitario (per come riconosciuto dall’attestato rilasciato dalla stessa Regione Calabria) e per il cui riconoscimento, più volte le nostre Federazioni hanno interessato gli Organi in indirizzo attraversando una lunga serie di riunioni senza poter addivenire ad una concreta soluzione della vertenza, per i più disparati paletti che la legge sulla spesa sanitaria e/o il non poter bandire apposita gara, ha di volta in volta impedito la soluzione.

Ad oggi ci ritroviamo invece di fronte ad una gara bandita dall’Azienda Ospedaliera di Crotone la quale, con il beneplacito del Sub-Commissario all’Emergenza della Regione Calabria, prevede all’interno della stessa l’affidamento del Servizio di Operatore Socio Sanitario cosa che, invece, nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza era stata tassativamente vietata e rigettata dalla Stazione Unica Appaltante. Risulta evidente, di fronte alla grave discriminazione che si andrebbe a perpetrare nei confronti dei lavoratori di Cosenza, come le scriventi sentano il preciso dovere di intervenire e di dichiarare da subito lo Stato di Agitazione del personale Dussmann Service ed altresì, fiduciosi della disponibilità sempre dimostrata a difesa dello stato sociale, di richiedere un deciso e pronto intervento a S.E. il Prefetto di Cosenza, pregandolo di attivarsi per una convocazione urgente delle parti interessate alla vicenda onde trovare la giusta soluzione alla stessa.

L’urgenza per la quale preghiamo S.E il Prefetto ad agire è dettata dal fatto che le naturali decisioni sulle iniziative che il personale dovesse attuare, ricadrebbero di fatto su una utenza debole e della quale ognuno dovrebbe sentire il dovere di tutelare, noi per primi, ecco perché confidiamo in una sollecita e tempestiva risposta alla problematica sopra esposta”.