Abc sull’Uficio movimento Ferrovie della Calabria
“L’Ufficio Movimento delle Ferrovie della Calabria, nella sua attività di programmazione e di organizzazione del lavoro, ha l’obbligo di garantire la trasparenza di una corretta applicazione e distribuzione equa dei turni di lavoro e delle trasferte”.
E’ quanto dichiara in una nota l’Avvocato Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune Calabria, a seguito dei reclami a buon diritto rappresentati da alcuni dipendenti all’Associazione, e che riguardano la turnazione predisposta secondo criteri irregolari, nel senso che il lavoro non viene distribuito in modo equanime fra tutti i lavoratori, dando vita a rilevanti disparità; l’omessa affissione in bacheca delle trasferte; la comunicazione dell’inizio del turno lavorativo soltanto nel giorno precedente, che pone il lavoratore nell’impossibilità di conoscere i turni con congruo anticipo, costituendo, tale condotta, una palese violazione della sentenza della Corte di Cassazione, sez. lav. n. 12962 del 21 maggio 2008 (relativa alle aziende esercenti autoservizi pubblici di linea extraurbani adibiti al trasporto dei viaggiatori), secondo la quale è illegittimo il comportamento dell’azienda che provvede all’affissione dei turni a ridosso dell’inizio della prestazione lavorativa, poiché pone il lavoratore nell’impossibilità di conoscere i turni con congruo anticipo, e di programmare, così, la propria vita quotidiana.
Perciò, – continua Falsetta - quello appena descritto, non può non rivelarsi un atteggiamento lesivo ed arbitrario della dignità del lavoratore, letta alla luce delle norme del codice civile, della Costituzione nonché della contrattazione collettiva nazionale e aziendale.
Pertanto – conclude – oltre ad intraprendere io stessa le opportune iniziative dirette ad ovviare ai disagi espressi in materia dal personale dipendente, rivolgo un appello alle organizzazioni sindacali, perchè vigilino, d’ora in poi, sull’attività posta in essere dall’Ufficio Movimento delle Ferrovie della Calabria, con particolare riguardo all’organizzazione dell’attività lavorativa, affinchè questa sia improntata a principi di correttezza, trasparenza e parità di trattamento.