Noce: “Discriminazione per alcuni lavoratori all’Arssa”
"Discriminazione o risultato di un comportamento che vede i vertici dell’A.r.s.s.a. sempre più distratti e comunque poco attenti nello sfruttare al meglio le capacità professionali del personale? Una domanda che sorge spontanea ad alcuni dipendenti ai quali da diversi anni non viene regolarizzata la posizione contrattuale. Ad essere vittime di questa, che senza mezzi termini possiamo etichettare come grave “Ingiustizia”, è un gruppo di lavoratori provenienti da diverse strutture periferiche della stessa agenzia, personale dotato di un ottima preparazione e con uno spiccato spirito d’iniziativa e professionale. Le “stranezze” o “anomalie” alla quale si è costretti ad assistere da ormai troppo tempo sono innumerevoli, ma alcune di esse, proprio per la loro gravità, scavalcano il limite della vergogna".
E' quanto scrive in una nota, Piepaolo Noce.
"A dimostrazione di quanto affermato - continua la nota - basta semplicemente citare alcuni fatti che potrebbero sembrare addirittura “ironiche barzellette” o per meglio dire “dei colmi”: lavorare in ufficio svolgendo mansioni di impiegato ed avere la qualifica di operaio; lavorare in ufficio e non godere del buono pasto come il collega che lavora proprio fianco; lavorare gomito a gomito, nello stesso ufficio, svolgendo le stesse mansioni ed avere contratti e qualifiche differenti; apprendere che in questi giorni si sta istituendo un tavolo di trattative dove si discute di modificare alcune qualifiche e contratti di lavoro ad alcuni lavoratori lasciando ingiustificatamente fuori da ogni trattativa tutti gli altri; assistere all’indifferenza delle organizzazioni sindacali che pur consapevoli di queste innumerevoli ingiustizie rimangono inermi". "Purtroppo - conclude Noce - siamo davanti a delle realtà vergognose che dovrebbero far riflettere e che non fanno certamente onore ai vertici dell’agenzia che nulla hanno fatto finora e da quando si può intravedere nulla intendono fare.