Alloggi popolari sequestrati: il Sindaco ordina la permanenza provvisoria di cinque nuclei familiari
Il sindaco Mario Occhiuto ha firmato un’ordinanza che dispone, in via urgente, la permanenza temporanea della durata di dodici mesi (e comunque sino al cessato rischio e pericolo per la collettività) per cinque nuclei familiari in alloggi di proprietà dell’Aterp situati in via Salita Sant’Agostino N.10 e in via Gaetano Argento N.33. Con tale provvedimento, il primo cittadino intende stigmatizzare il comportamento dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica, relativamente alla vicenda che vede interessate alcune famiglie cosentine che versano in grave situazione di disagio e che hanno occupato abusivamente le abitazioni in questione.
Nonostante il sequestro preventivo degli alloggi occupati in modo abusivo, disposto dal Gip Salvatore Carpino, ed eseguito nella prima fase dal Comandante della Polizia Municipale, subdelegata dalla Questura di Cosenza, il sindaco Occhiuto, considerata l’esigenza costituzionale di tutela dei soggetti deboli e l’urgente necessità di assicurare eccezionalmente una tutela in favore dei suddetti nuclei familiari non provvisti di sufficienti redditi, ha ritenuto opportuno procedere secondo i suoi poteri scongiurando momentaneamente lo sgombero. Come si legge nell’ordinanza, in base alla legge regionale della Calabria del 30 agosto 1996, N.27 (“Disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”), l’Aterp dovrebbe svolgere determinati compiti che fino ad oggi quasi mai sono stati assolti pienamente, ovvero garantire il diritto alla casa e gli interessi di ordine sociale. Palazzo dei Bruzi, com’è noto, non riesce a far fronte alle endemiche carenze abitative dovute proprio all’inerzia, protrattasi nel tempo, dell’Azienda territoriale di edilizia residenziale pubblica.
Ed è pertanto molto dura, al riguardo, la posizione del sindaco Mario Occhiuto: “L’Amministrazione comunale non legittima fenomeni di abusivismo abitativo né di altro tipo – precisa – ma occorre essere realisti, oltre che onesti, e sottolineare che, se tali fenomeni esistono, ciò è dovuto alla mancanza di politiche abitative giuste, che guardino alle concrete esigenze dei cittadini anziché a logiche clientelari, come invece è spesso accaduto, favorendo quel vergognoso ciclo che vede la cosa pubblica utilizzata come serbatoio elettorale. Il vecchio Istituto Autonomo Case Popolari – prosegue Occhiuto – è un Ente che ha come funzione esclusiva quella di favorire adeguate politiche abitative, assegnando alloggi a chi effettivamente ne possiede i requisiti. Occorre dunque cambiare mentalità in seno alla gestione dell’Aterp, attuando una ricognizione del patrimonio ed evitando ingiustizie. Occorre che si torni a privilegiare il diritto alla casa, insomma. Per questo motivo mi auguro che il commissario Angelo Tony Gagliardi, architetto nominato di recente, possa dare un impulso positivo e un esempio di responsabilità che spezzi con il passato”.
In merito all’ordinanza specifica firmata dal sindaco Mario Occhiuto, e rivolta a cinque nuclei familiari, questa si è resa necessaria al fine di tutelare, soprattutto, soggetti incolpevoli quali minorenni (di cui uno gravemente ammalato) e un nascituro, per le conseguenze negative che si sarebbero trovati a subire dallo sgombero coatto e immediato degli alloggi, specie nella rigida stagione invernale e nell’indisponibilità degli occupanti al rilascio spontaneo di tali alloggi, in assenza di un idoneo alloggio alternativo. Con un successivo provvedimento verrà determinata la adeguata indennità da corrispondere per la suddetta occupazione.