Conferenza stampa inaugurale del “Reggio Calabria Film Fest”
Si è svolta questa mattina,la conferenza inaugurale del “Reggio Calabria Film Fest” che è rientrato nel progetto del “Festival cinematografico della Calabria”. Nel corso dell’incontro che si è svolto presso Villa “Zerbi”, è stato illustrato il programma odierno della manifestazione e si è discusso dell’utilizzo del cinema, come strumento per diffondere un messaggio positivo alle giovani generazioni. Bruno Di Marino, direttore artistico del “Reggio Calabria Film Fest”, ha evidenziato la continuità che si è voluta dare nel corso degli anni con la realizzazione della manifestazione:“La nostra idea – ha raccontato il direttore – è di ritornare ad un Festival, in cui oltre alla proiezione dei film, una parte importante sia dedicata alla didattica, per illustrare come si è arrivati alla realizzazione di una pellicola ed il lavoro che ha accompagnato la sua costruzione.
Quest’anno, abbiamo deciso di introdurre un Premio dedicato al grande regista siciliano Vittorio de Seta, uno dei maggiori documentaristi italiani. Inoltre un ampio spazio sarà dedicato alla musica. Mentre, oggi, il tema centrale sarà la calabresità. Al Teatro “F.Cilea”, sarà proiettato in anteprima nazionale il film “Quel che resta”, pellicola che è stata coprodotta dalla Fondazione “Calabria Film Commission” ed è stata incentrata sul racconto del terremoto del 1908 che distrusse Reggio Calabria e Messina. A seguire poi, ci sarà l’omaggio al grande cantante, Mino Reitano, con la proiezione del film “Calabria mia”. Domani invece è prevista la proiezione di altre due coproduzioni della Fondazione, “Aspromonte” di Hedy Krissane con Franco Neri e Silvia Squizzato, e “La moglie del sarto” di Massimo Scaglione. Il Premio Vittorio De Seta, regista e sceneggiatore siciliano, da quest’anno è stato istituzionalizzato. Il grande legame che il regista aveva con la Calabria, lo ha portato a trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella nostra terra”. La proiezione dei nove documentari, si terrà presso Villa “Zerbi”, mentre a curare il Premio saranno Novella Spanò, Piergiorgio Scuteri e Stefano Perrella. La presidente di giuria è Vera Dragone, nipote del regista siciliano. Il cinema è una grande passione, come ha dimostrato Osvaldo Desideri, Premio Oscar come migliore scenografia per il film “L’ ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci. Il grande scenografo, ha trascorso la sua infanzia a Roma, per poi trasferirsi con la sua famiglia nelle Marche. La tenacia, la dedizione, la passione lo hanno portato a costruire una carriera, scandita da riconoscimenti ed affermazioni.
L’incontro con lo scenografo Ferdinando Scarfiotti, ha rappresentato una tappa importante nella vita di Osvaldo Desideri. Insieme a Scarfiotti, infatti avrà modo di lavorare con importanti maestri da Luchino Visconti nel film “Morte a Venezia”, a Bernardo Bertolucci e Vittorio Storaro. Sono oltre 120, le produzioni che sono state realizzate, dal grande scenografo. L’ Oscar, altri premi importanti come il David di Donatello, hanno testimoniato come con il talento, con la passione per il proprio lavoro, con determinazione e impegno costante, si possano raggiungere traguardi ambiziosi, costruendo il proprio futuro. Un messaggio che Osvaldo Desideri, ha voluto trasmettere ai giovani: “Svolgo questo mestiere da 54 anni – ha dichiarato lo scenografo – è stato un percorso di vita e professionale affascinante, ma anche molto impegnativo. Ho lavorato con tantissimi registi, ed ho scoperto diversi luoghi. La mia è una professione in cui serve non solo la passione e l’impegno, ma anche la preparazione. Nel corso della mia carriera, ho avuto dei buoni maestri, che mi hanno trasmesso gli insegnamenti necessari per migliorare e crescere nel mio lavoro. I giovani che si avvicinano al cinema, devono avere la possibilità di studiare e di essere seguiti, affinando così il loro talento”. La commozione di Osvaldo Desideri, è emersa poi, nella memoria di Pier Paolo Pasolini: “Mi ricordo un uomo, prima che un grande professionista. Abbiamo condiviso un rapporto eccezionale. L’esempio che ha dato a tutti, è stato di una persona umile e attenta alle necessità di ognuno”.
Michele Geria, direttore organizzativo del “Reggio Calabria Film Fest, oltre a ringraziare i presenti, ha ricordato l’impegno profuso dalla Fondazione “Calabria Film Commission “ per la valorizzazione dei giovani talenti calabresi che si vogliono avvicinare al cinema. All’incontro era presente anche Iber Bolignano, presidente dell’associazione “Askena”. Luca Lionello, figlio dell’attore e doppiatore Oreste Lionello, ha ricordato il suo legame con la Calabria: “Tornare qui è sempre una grande emozione. Venivo spesso con mio padre e poter ritornare è un infinito privilegio. Ho sentito sempre di appartenere a questa terra. Avere l’opportunità di girare il film “Quel che resta”, è stato per me un motivo di orgoglio e di grande soddisfazione”. Tra gli attori presenti Giacomo Battaglia che ha ricordato la veridicità delle storie di alcuni personaggi che sono stati inseriti nel film. In conclusione, Giuseppe Agliano, delegato della Regione Calabria, per i rapporti con la Fondazione “Calabria Film Commission”: “Gli sforzi compiuti sino a questo momento, testimoniano la convinzione che la cultura deve essere il motore per ripartire e dare speranza ai giovani. L’impegno della Fondazione e del governatore Giuseppe Scopelliti, è rivolto in questa direzione. Vogliamo dare risposte concrete, lavorando con dedizione per il futuro della Calabria”.