Reggio Calabria, dal Film Fest omaggio a Mino Reitano
La prima giornata del Reggio Calabria Film Fest, si è conclusa con l’omaggio al cantautore, compositore, scrittore e attore italiano,Mino Reitano, scomparso ad Agrate Brianza nel 2009, dopo una lunga malattia. Artista poliedrico, ha saputo trasmettere nelle sue canzoni, l’amore nei confronti della propria terra. Mino era nato a Fiumara, nel 1944, conquistò il successo nel 1968 con i brani “Avevo un cuore (che ti amava tanto)” e “Una chitarra cento illusioni”.
Tanti i brani che riscossero popolarità e costellarono la lunga carriera del cantante calabrese, come “Una chitarra cento illusioni” , canzone che superò le 500.000 copie vendute ed ottenne il disco d’argento. La prima apparizione di Mino Reitano al Festival di Sanremo, fu nel 1967, con un brano scritto per lui da Mogol e Lucio Battisti, “Non prego per me”, in coppia con The Hollies, il gruppo di Graham Nash. Due anni dopo tornò al Festival, con il brano “Meglio una sera piangere da solo”, in coppia con Claudio Villa. Nello stesso anno,scrisse la musica di “Una ragione di più”, canzone portata al successo da Ornella Vanoni. Numerose anche le partecipazioni al Cantagiro, Canzonissima, un Disco per l’estate, manifestazioni musicali, in cui Mino ottiene grandi riconoscimenti, piazzandosi spesso nelle prime posizioni della classifica. Nel 1976, compose un romanzo dal titolo “Oh Salvatore”, storia di un emigrante, dove sono ripercorsi alcuni momenti significati delle sua vita. Come attore, partecipò al film di Carlo Verdone “Sono pazzo di Iris Blond”. Tra i successi di Mino Reitano, anche “Italia”, canzone del 1988, con cui partecipò al Festival di Sanremo. Un inno all’ attaccamento verso la patria che ha amato e di cui ha portato con orgoglio il nome in tutto il mondo, diffondendo attraverso la musica, i valori della sua terra. La serata si è aperta con l’esibizione della cantante Alma Manera che con la sua voce potente, ha interpretato due brani, scritti dai fratelli di Mino Reitano, dedicandoli al cantante. Incalzato dalle domande di Bruno di Marino, direttore artistico del “Reggio Calabria Film Fest”, Tonio Licordari, ex caporedattore della Gazzetta del Sud,ha ricordato il rapporto di profonda stima ed amicizia che lo legava a Mino Reitano: “Ho conosciuto Mino – ha raccontato il giornalista – quando entrambi eravamo ragazzi. Il rapporto di fiducia si intensificò nel tempo. Quando Mino, era all’estero, siamo rimasti sempre in contatto. Nel 1973 si svolse il Cantaeuropa, e la prima tappa fu a Reggio Calabria, Mino cantò nella manifestazione “Calabria mia”. Era un’artista completo, cantante,musicista, compositore, scrittore e attore. Probabilmente non ebbe in vita il giusto riconoscimento che gli fu tributato invece, dopo la sua scomparsa”. Mario Foti, fondatore del gruppo dei fedelissimi di Mino Reitano ha sottolineato l’impegno umano portato avanti nel ricordo del cantante, che si è concretizzato di recente con l’acquisto di due poltrone letto che sono state donate al reparto di Ematologia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Maria Pia Liotta, interprete del film “Calabria mia “, ha sottolineato:“Il film “Calabria mia” è una pagina importante della mia vita umana e professionale. E’ stata la prima fiction prodotta dalla Rai che ha riscosso un enorme successo”. Giuseppe Agliano ha portato i saluti della moglie di Mino Reitano, Patrizia. Infine, prima della proiezione del film “Calabria mia”, Felice Pagano ha interpretato alcuni brani del cantante calabrese.