Aterp, sindacati regionali contro la riforma prevista dalla giunta Scopelliti
"La proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale ad oggetto: "Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità" che intenderebbe recepire le indicazioni provenienti dai provvedimenti del Governo Monti , contiene alcuni proposte e contenuti normativi riguardanti l'edilizia residenziale pubblica che - se così confermati - chiaramente contraddirebbero e violerebbero non soltanto le norme dei recenti provvedimenti del Governo Nazionale ma anche la netta condizione economica ed istituzionale delle ATERP della Calabria, peraltro notissima al Governo ed al Consiglio Regionale". E' quanto scrivono in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil.
"Le Aterp, come notorio - prosegue la nota - non sono enti strumentali della Regione , al pari di tutti gli altri enti interessati al provvedimento di iniziativa de! Governo Regionale. Per le ATERP è molto chiara la natura di enti ausiliari (a riguardo esiste da anni un efficace quanto chiaro parere del Comitato giuridico della Giunta regionale del 26.09.2005) ; condizione rafforzata dalla circostanza decisiva e mai sufficientemente sottolineata che vede le attuali Aziende non incidere in nulla sul Bilancio della Regione Calabria neanche con riferimento alle spese di funzionamento, al pagamento stipendi al personale e ai Direttori
Generali , -questi ultimi nominati dalla Regione".
Per i sindacati, inoltre, "le Aterp non concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica che è oggi anche vincolo ineludibile per il Bilancio della Regione Calabria; sono, inoltre, escluse dall'elenco degli enti soggetti a Tesoreria Unica e non rientrano neanche nell'elenco degli enti soggetti al rispetto del patto di stabilità. L'autonomia imprenditoriale e gestionale delle ATERP è stata anche oggetto di chiare pronunce del Consiglio di Stato che sottraggono gli enti di edilizia residenziale pubblica al diretto e totale controllo delle Regioni. Ne consegue che i dispositivi previsti tanto dal Decreto Legge 174/2012 (art. 2 comma i lett. g) comma 2) che dall'art. 9 del Decreto Legge 95/2012 non si applicano per le ATERP della Calabria che pure hanno l'obbligo del rispetto degli obiettivi di contenimento della spesa e della razionalizzazione dei servizi in quanto amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1 comma 2 del Decreto Legislativo n.165/2001 , costrette - purtroppo - a farsi carico delle spese derivanti dalle nomine - in capo alla Giunta regionale - dei Direttori Generali e dei Collegi dei revisori".