Oliverio scrive a Scopelliti su vicenda dipendenti AO di Cosenza

Cosenza Attualità

Si rende noto il testo di una lettera inviata dal presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio al presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, nella sua qualità di Commissario Straordinario per la Sanità, in relazione alla vicenda dei dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza che hanno ricevuto comunicazione circa la possibile trasformazione del proprio rapporto di lavoro da tempo indeterminato a tempo determinato.

I lavoratori, dopo aver manifestato in mattinata davanti all’Ospedale dell’Annunziata avevano chiesto un incontro al presidente Oliverio che li ha ricevuti nel pomeriggio.

Di seguito la lettera:

“Egregio Commissario,

circa 100 lavoratori dipendenti dell’Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza questa mattina hanno manifestato davanti alla struttura ospedaliera per contestare una comunicazione di avvio di procedimento ex art. 7 L.241/90, a firma del Direttore Generale, avvocato Paolo Maria Gangemi, con il quale si profila la possibile trasformazione del rapporto di lavoro da tempo indeterminato a tempo determinato.

Detti lavoratori, nel dicembre 2009, hanno partecipato ad un bando relativo alle “procedure selettive per esami finalizzate alla stabilizzazione” sulla base di quanto previsto nella L.R. 1/2009.

Nei primi mesi del 2010, successivi al richiamato bando, l’Azienda Ospedaliera procedeva alla stabilizzazione degli interessati.

Comprenderai bene che a distanza di oltre due anni, il solo fatto che si possa profilare il ritorno alla precarietà di quanti hanno conquistato una condizione di stabilità del loro lavoro e conseguentemente assunto impegni di vario genere, desta grande preoccupazione ed ansia.

Credo sia necessario da parte tua assumere una iniziativa affinché il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza riconsideri la comunicazione prima richiamata, per evitare di aggiungere ai problemi gravi che già interessano centinaia di precari anche l’apertura di nuove situazioni che potrebbero e dovrebbero considerarsi acquisite.

Ciò, per evitare di gettare in una condizione di incertezza circa 100 famiglie e soprattutto per evitare l’accensione di un contenzioso che graverebbe sui bilanci già dissestati della sanità calabrese.

Sono sicuro che comprenderai lo spirito positivo di questa mia lettera e ti adopererai con immediatezza, data la ristrettezza dei tempi (17 corrente mese) entro cui gli interessati potrebbero impugnare il procedimento richiamato.”