Aste giudiziarie: vendite truccate al tribunale di Vibo, 4 arresti
Aste giudiziarie: vendite truccate al tribunale, 4 arresti
E' in corso un'operazione della squadra mobile di Vibo Valentia per l'esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip nei confronti di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata ai delitti di falso in atto pubblico, peculato, turbativa d'asta. Nell'organizzazione anche una donna che e' finita ai domiciliari, mentre uno si e' reso irreperibile. Si tratta del titolare dell'ufficio delle aste giudiziarie e dei suoi collaboratori. Le indagini della squadra mobile diretta dal vice questore Maurizio Lento e coordinate dalla procura, partite dalla denuncia di un imprenditore vibonese che si e' visto espropriare un fabbricato, hanno permesso di appurare come in alcuni casi i beni, oggetto delle vendite, venivano intestati a dei prestanomi. Su decisione del gip del tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, sono finiti in carcere Vincenzo Grasso, 65 anni, il capo dell'ufficio vendite giudiziarie, il suo collaboratore Domenico Mazzotta di 57, e Michele Cuccione di 52. Manette anche a Francesca Gerace, moglie di Grasso, cui sono stati concessi i benefici degli arresti domiciliari. I primi due, Grasso e Mazzotta, il 17 novembre 2009, erano stati arrestati dai carabinieri per una mega coltivazione di canapa indiana, oltre una tonnellata. Ancora uccel di bosco una quinta persona. Le indagini hanno fatto luce sugli ultimi due anni di attività, mentre il danno non è stato quantificato.