Federfarma Catanzaro all’Asp: basta con i giri di parole

Catanzaro Salute
Vincenzo Defilippo, presidente Federfarma Catanzaro

“Apprendiamo dal dott. Mancuso che l’ASP di Catanzaro ha molti debitori. Siamo stupiti perché le più recenti dichiarazioni del dott. Mancuso riferivano di un’ASP in attivo di quattro milioni. Ma ancora più stupiti siamo quando leggiamo di ritardi di quattro mesi che sarebbero, a dire del dott. Mancuso, essere stati concordati con Federfarma”. Lo afferma in una nota Vincenzo Defilippo, Presidente dell’Associazione provinciale di Catanzaro dei titolari di farmacia nella quale aggiunge che “come farmacisti e come cittadini siamo stanchi di essere presi in giro. Siamo gente seria e come tale non ci piacciono i giochi di parole. Dunque, chiacchiere a parte, la sostanza, che è quella prevista dalla legge e dall’accordo del 16 novembre 2011, è la seguente: le farmacie devono ancora ricevere il pagamento delle ricette di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre 2012 a scadenza; per legge (DPR 371/98) le ASP devono pagare le farmacie entro la fine del mese successivo a quello in cui ricevono le ricette dalle farmacie medesime: ciò significa che, ribadiamo, per legge, le ricette di luglio 2012 dovevano essere pagate entro agosto 2012, quelle di agosto entro settembre 2012 e così via; a Catanzaro, per venire incontro alla situazione della nostra ASP, Federfarma ebbe ad acconsentire, con l’accordo del 16 novembre 2011, di essere pagata con due mesi di ritardo: per una maggiore chiarezza, nell’accordo si prevedeva esplicitamente che entro il mese di dicembre 2011 dovevano essere state pagate le mensilità sino a settembre 2011 compreso; dunque, seguendo questo semplicissimo schema, la ASP per ottemperare all’accordo di novembre 2011 deve pagare entro il mese di dicembre 2012 le ricette di luglio, agosto e settembre 2012”.

“Questa è la situazione nuda e cruda – prosegue Defilippo - e se il dott. Mancuso ritiene che non sia conforme all’accordo lo invitiamo a venire nelle sedi opportune per una verifica. Due annotazioni finali, per le quali che rivolgiamo direttamente e personalmente al dott. Mancuso. La prima riguarda proprio la trasparenza a cui il dott. Mancuso dice di fare riferimento: per chiarire una buona volta definitivamente la questione, invitiamo il dott. Mancuso ad un incontro pubblico: siamo sicuri che il confronto diretto darebbe modo ai cittadini di capire esaurientemente i termini della questione. La seconda concerne il riferimento, del tutto gratuito, a presunte difficoltà alla base delle richieste di Federfarma: quando le farmacie vengono pagate dall’ASP con ritardi del genere di quello di cui parliamo e che devono pagare correntemente forniture e personale, non possono non risentirne; ciò non può non preoccupare, e molto, Federfarma, perché le farmacie non danno un servizio qualsiasi, e il dott. Mancuso lo sa perfettamente, ma danno ai cittadini i medicinali di cui hanno bisogno e per questo – conclude Defilippo - le farmacie devono, e sono orgogliose di riuscire a farlo, assicurare piena correntezza ed efficienza”.