Arssa: la legge è fatta, ora “fermiamo gli inganni”

Calabria Attualità

Finalmente è fatta! Esclamazione che noi dipendenti dell'Arssa facciamo con voce tremolante e quasi commossa; la legge di riforma che pone fine alla liquidazione dell'agenzia è stata approvata dal Consiglio Regionale della Calabria e per l'appunto rivolgiamo i nostri più sinceri ringraziamenti sia alla Giunta che al Consiglio Regionale. Purtroppo però i nostri problemi non sembrano avere fine, in quanto con molta probabilità non riceveremo il nostro stipendio di dicembre, incertezza anche per quando riguarda la tredicesima mensilità. Negli ultimi mesi infatti, le frequenti irregolarità dei pagamenti delle spettanze sono stati causa di una serie di problematiche anche gravi per il sostentamento delle nostre famiglie.

Altra notizia delle ultime ore suscita non poca preoccupazione è la richiesta, avanzata da alcuni componenti dei vertici dell'agenzia, di porre alcuni dipendenti dei Centri Sperimentali ell’Arssa in cassa integrazione per fenomeni meteorologici avversi. Ciò nonostante in tutti i Centri Sperimentali si possono tranquillamente svolgere attività lavorative, anche nei giorni caratterizzati da condizioni atmosferiche precarie, ossia all'interno delle strutture annesse e per l’appunto ci pare molto strano che di questo i dirigenti dell’Arssa non ne siano informati, ci pare così strano da far sorgere in noi una serie di dubbi: non sarà che vogliono disporre noi lavoratori in cassa integrazione per soli scopi economici? Non vorranno, come spesso accade, risparmiare colpendo l'anello più debole della catena?

Di sicuro, per i vertici dell'Arssa è molto più facile colpire padri di famiglia costretti a "tirare a campare" con poco più di mille euro al mese che rinunciare ai loro privilegi, infatti, questi signori, mentre mandano la gente in cassa integrazione si apprestano ad incassare i loro cospicui premi di produzione o premi di risultato (?), mentre gli operai preoccupati passano intere notti insonni. Eppure pare ci sarebbero una serie di "stranezze" che se revocate o almeno arginate si potrebbero risparmiare molte risorse, basta pensare, giusto per citarne alcune, agli "incarichi o consulenze esterne", "indennità o plurimansioni", corrisposte con troppa superficialità e che impegnano somme di denaro da capogiro. Queste sono tra le cose vergognose che hanno infettato l'agenzia compromettendo il normale funzionamento delle attività. I dipendenti pertanto, visto che ormai sono esasperati dalle continue ingiustizie subite, chiedono per il futuro, totale trasparenza della spesa, ossia, trattandosi di denaro pubblico, di collocare sul web, sul sito dell'Arssa dove con estrema chiarezza venga illustrato in modo dettagliato l'intero bilancio, con le relative entrate ed uscite di denaro. I dipendenti si augurano pertanto che per l'agenzia possa iniziare una nuova era, dove il clientelismo e le ingiustizie possano essere finalmente solo un lontano ricordo.