I sindacati della Provincia di Cosenza stigmatizzano la Regione sul personale
Le Segreterie Provinciali Confederali di CGIL, CISL, UIL unitamente alle Segreterie Territoriali, alle Aziendali ed ai rappresentanti della RSU della Provincia di Cosenza stigmatizzano il comportamento della Giunta della Regione Calabria nei confronti del personale transitato con la Legge 34/02, “Riordino delle funzioni amministrative regionali e locali”.
Le organizzazioni sindacali, sono preoccupate non solo per la mancata corresponsione da parte della Regione Calabria, delle risorse relative alla spesa del personale demandato per l’effettivo esercizio delle funzioni amministrative conferite in applicazione della legge prima richiamata, ma giudicano ancor più grave non aver previsto nel bilancio di previsione le somme necessarie per la copertura dei costi per gli stipendi e i conseguenti oneri derivanti, anche al netto dei debiti accumulati per la mancata copertura degli anni pregressi.
Ai 400 lavoratori transitati dalla Regione, con il taglio del 50% delle risorse , è assicurato il loro stipendio solo sino a metà anno, sia se a gestirli continua ad essere la Provincia di Cosenza, sia che ridiventi il loro datore di lavoro la stessa Regione Calabria
La Giunta della Regione Calabria continua a trincerarsi nel silenzio o nascondendosi dietro norme fumose che fanno riferimento ad eventuali riforme istituzionali ma di fatto catapultano nell’incertezza centinaia di famiglie. Il mancato rispetto del protocollo sottoscritto tra la Regione e le Provincie calabresi, inoltre, mina la correttezza dei rapporti istituzionali, facendo perdere ogni credibilità alla Giunta Regionale sulle reali intenzioni di mantenere gli impegni finanziari per eventuali ulteriori deleghe dall’ Ente Regionale alle Province calabresi o ad altri Enti.
CGIL CISL UIL ritengono incomprensibile, l’assoluta mancanza di risposte da parte del Presidente Scopelliti rispetto alla questione dei crediti vantati dalla Provincia di Cosenza per aver anticipato gli stipendi del personale transitato con la Legge34\02 e le spese di funzionamento. Crediti che ad oggi ammontano alla somma di 18 milioni di euro. L’assenza di ogni piano di rientro di tale debito da parte della Regione Calabria mette a rischio i diritti economici di tutto il personale della Provincia di Cosenza e recano un danno a tutti i cittadini, in quanto sono risorse che vengono sottratte ad altri settori come quello del Welfare, degli ammortizzatori sociali o degli aiuti alle imprese.
Il sindacato è al fianco dei lavoratori e della stessa Provincia di Cosenza per riaffermare e difendere il diritto al lavoro, allo stipendio dei dipendenti e per riappropriarsi delle risorse anticipate alla Regione Calabria ma necessarie per potenziare i servizi da erogare ai cittadini.
Riteniamo che all’incontro del 28 dicembre tra i dirigenti regionali della Regione e quelli della Provincia di Cosenza non ci debbano essere atteggiamenti dilatori ma fatti concreti.
La Regione Calabria ha il dovere morale, istituzionale e politico di prevedere un calendario di atti amministrativi per il trasferimento delle risorse già anticipate dagli enti provinciali, anche in ottemperanza alla volontà del Consiglio Regionale che ha riconosciuto la fondatezza delle richieste avanzate dalla Provincia di Cosenza.
Nella consapevolezza che a pagare il prezzo più alto sono i lavoratori e i cittadini che vedono sottratte consistenti risorse economiche, nei prossimi giorni saranno previste una serie di iniziative di lotta che riguarderanno tutto il personale provinciale per evitare di aggiungere un ulteriore macigno nel già accidentato percorso di riorganizzazione che attende, nei prossimi mesi, anche la nostra Provincia.