Cgil Crotone, per la crisi economica e sociale l’unica ricetta è il lavoro
"Un fine anno che purtroppo ci consegna il triste prima di una provincie che soffre la grave crisi del lavoro, in un Sud che dall’inizio della difficile fase economica ha visto perdere oltre 300.000 posti di lavoro con Unioncamere che segna il solco che divide il Nord e il Sud del nostro bel Paese.
Credo che e spero che l’anno che verrà sarà caratterizzato dalla sola parola lavoro , inteso come sforzo perché tutti quelli che hanno un lavoro pubblico o privato non devo assolutamente rischiare di perderlo. Lavoro precario, bisogna creare i presupposti per renderlo più stabile chiedendo un rinnovato impegno al nuovo governo che verrà in un ottica di superamento della precarietà nel nostro paese non sottovalutando le tante proposte che la Cgli in questi mesi ed anni a fatto".
E' quanto scrive in una nota il segretario provinciale della Cgil di Crotone, Raffaele Falbo.
"Lavoro - continua la Cgil - per chi da tanto tempo è disoccupato , senza sussidi e senza nessun tipo di sostegno abbandonato al suo destino , magari pronto a diventare manovalanza per la criminalità organizzata. Credo che un paese civile e culturalmente avanzato come il nostro non possa e non debba rischiare una deriva sociale al punto da mettere veramente a rischio la stessa coesione sociale.
La CGIL dall’inizio della crisi ha sempre sostenuto che non serviva a nulla la negazione della profondità della stessa , che a inciso principalmente sui lavoratori , i pensionati , e i tanti giovani non occupati che non sono più in grado di sopportare il peso di questa crisi , ed è proprio per queste ragioni che la CGIL è impegnata nell’elaborazione del “ Piano per il lavoro” che proporrà al futuro Governo con una particolare attenzione per il Sud Italia.
La CGIL di Crotone ha vissuto da attore sociale questo anno difficile e pesante , cercando di contribuire alla soluzione dei tanti problemi che attanagliano la nostra Città e la Provincia . In questi ultime mesi le vertenze e i problemi che hanno interessato il nostro territorio sono state tante , solo per citarne qualcuno Bonifica , Soppressione delle Provincie con forte rischio di ridimensionante degli uffici periferici dello Stato nella nostra città come Prefettura , Questura , Comandi Provinciali , Inps , Direzione del Tesoro , Camera di Commercio ecc.ecc.
Infrastrutture anche in questo senso segnali negati con scelte volte a isolare il nostro territorio , senza importanti investimenti strategici che potrebbero contribuire alla crescita del nostro territorio, come ultimo atto da contrastare con forza il rischio della chiusura dell’ aeroporto.
Un inspiegabile ridimensionamento della principale struttura ospedaliera presente nella nostra provincia l’Ospedale , che per dare risposte ad un risparmi economico che nella nostra Regione rischia di mettere ha rischio la salute dei tanti cittadini che oggi non posso più servirsi di una struttura sanitaria che fino a qualche mese fa garantiva molti più servizi , e dove all’interno troviamo 132 lavoratori “fantasmi” precari che per garantirsi un posto di lavoro instabile e a tempo determinato sono stati costretti a salire sul tetto del Nosocomio per essere ascoltati dalle Istituzioni.
Purtroppo i lavoratori precari li troviamo da per tutto enti locali , asp , comunità montane , nel settore della scuola e nelle aziende private.
Molti lavoratori hanno trascorso le festività natalizie senza il pagamento delle mensilità di novembre, dicembre e tredicesima , come i lavoratori forestali , autoferrotranvieri , dipendenti delle Comunità Montane , Lpu Lsu, Arssa , e l’elenco potrebbe continuare ancora.
Altra importante questione il rifinanziamento per il 2013 degli ammortizzatori sociali CIG , Mobilità , per i tanti lavoratori che sono stati espulsi dal mondo del lavoro e che vedono la propria azienda in crisi.
Ecco questi sono i risultati di una crisi che a determinato un reale arretramento del sistema economico e sociale della nostra regione.
Questa è in parte la difficile situazione in cui noi tutti ci troviamo a lavorare ed assolvere al ruolo assegnatoci , non bisogna arrendersi , convincersi sempre di più che lavorando ancora di più per costruire alleanze e stimolare le Istituzioni e la buona politica è possibile cambiare e ridare ai crotonesi la voglia di sperare in un futuro migliore è possibile .
Le forze e le possibilità a nostra disposizione sono sempre le stesse , bisogna solo capire in quanti ci crediamo.
Il sindacato la CGIL insieme a CISL e UIL in più occasioni le ha richiamate e poste all’attenzione delle classe politica e istituzione del crotonese , purtroppo i passi avanti fatti sono veramente pochi. Ne voglio riprendere alcuni, ma credo che sono abbastanza noti , Bonifica integrale del Ex Sito Industriale superando la fase di individuazione della destinazione della l’area . Antica Kroton definizione del percorso formativo e confronto tra Istituzioni superando ostacoli politici che non fanno bene alla Città .
Royaltes sblocco delle risorse da investire in progetti integrati per lo sviluppo del territorio con tutti i Comuni rivieraschi. Fondi della UE da programmare , progettare e spendere nei vari settori Agricoltura , Dissesto Idrogeologico , Sistemi integrati di sviluppo dell’entroterra .
Rilanciare la politica energetica dell’intera provincia. Riprendere in modo sinergico il tema del turismo e rilanciarlo con le tante potenzialità endogene della nostra terra .
Non sottovaluta le difficoltà infrastrutturali della nostra città e dell’intera provincia dove tutte i sistemi di comunicazioni segnano arretramento dalla 106 , alle ferrovie , all’aeroporto e porto.
Altro elemento da non sottovalutare anche se per il momento è stato superato come problema imminente, il taglio delle provincie la mobilitazione e le cose dette e fatte in questi mesi non vanno vanificate, l’identità del nostro territorio non va assolutamente persa e lo Stato non può e non deve assolutamente abbandonare i cittadini più in difficoltà.
Infine, non mi sfugge l’ormai inoltrata campagna elettorale , che ci porterà al rinnovo di Camera e Senato e quindi alla nascita di un nuovo governo che mi auguro sia più vicino la mondo del lavoro , ritenendo la parola lavoro l’ unica strada per uscire dalla Crisi . Una proposta-appello voglio farla , nei mesi passati su proposta del PD in Parlamento è stata votata una mozione Calabria con all’interno importati punti che interessano la nostra Città e la nostra provincia , alle forze progressiste del centro sinistra chiedo con forza avviamo un serio e serrato confronto che impegni i futuri rappresentanti di questo territorio su un vera vertenza Crotone con un “Un piano per il lavoro , Crotone e il Crotonese“ con impegno Nazionale e di Governo che faccia di questa Città il vero riscatto del Sud del Paese ".