Elezioni: intesa con Berlusconi, Miccichè schiera Grande Sud
C'è l'intesa tra Gianfranco Miccichè e Silvio Berlusconi per le prossime politiche. La lista Grande Sud, guidata da Miccichè, correrà a sostegno della candidatura a premier di Berlusconi. Sarà una lista meridionalista nella quale dovrebbero confluire anche i movimenti territoriali vicini ai presidenti di regione di centrodestra del Sud, come Giuseppe Scopelliti e Stefano Caldoro, ed all'ex ministro Raffaele Fitto. L'intesa è stata raggiunta ieri sera in un vertice romano. Nuovo appuntamento oggi pomeriggio, come confermano fonti di Grande Sud. Con l'intesa raggiunta per le prossime politiche, Silvio Berlusconi e Gianfranco Miccichè riallacciano i fili di un rapporto politico lungo quasi un ventennio.
Era il '94 quando Miccichè, uomo di Publitalia in Sicilia vicino a Marcello Dell'Utri, mosse i primi passi in politica, diventando prestissimo il leader di Forza Italia nell'Isola. Da allora, per il politico palermitano, si susseguono una serie di successi elettorali, il più clamoroso nel 2001, quando alle Politiche il centrodestra vinse in tutti i 61 collegi elettorali di Camera e Senato nell'Isola, lasciando a bocca asciutta il centrosinistra. Accanto ai successi, anche qualche sconfitta, come quella rimediata contro Leoluca Orlando che Miccichè sfidò nella corsa a sindaco di Palermo nel '97. Viceministro, sottosegretario, ministro, Miccichè ha sempre mantenuto un ottimo rapporto personale col Cavaliere.
Anche quando, invece, il suoi rapporti col neonato Pdl si deteriorarono. Fino allo strappo alla fine del 2009 che porta alla nascita del Pdl Sicilia, un gruppo autonomo all'Assemblea regionale siciliana, promosso da Miccichè e dai finiani. È il prologo della scissione del Pdl, che porterà Miccichè a fondare un movimento meridionalista ("Forza del Sud" il primo nome, che poi muterà in "Grande Sud"), che si struttura anche in altre regioni e sempre più si allontana dalla sfera berlusconiana. Lo strappo definitivo avviene in occasione delle ultime regionali in Sicilia, quando Miccichè, dopo aver lanciato la candidatura di Nello Musumeci come leader del centrodestra, si defilerà scendendo in campo in prima persona, sostenuto dal partito di Raffaele Lombardo e da Futuro e libertà.
"Non mi pento della mia alleanza con Lombardo, che ha fatto degli errori, mi pento di essere stato con Berlusconi", dirà in campagna elettorale Miccichè, che riserverà al Pdl e in particolare al segretario Angelino Alfano bordate polemiche. L'avventura alle regionali, però, si conclude solo con un quarto posto. Miccichè viene battuto oltre che da Rosario Crocetta e Nello Musumeci, anche dal candidato del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri. Nel frattempo, a Roma si defila il quadro di elezioni anticipate, e Berlusconi torna a cercare il suo pupillo per un patto elettorale. Che si è concretizzato in queste ore con il sostegno di Grande Sud alla candidatura di Berlusconi.