Forza Nuova: a Bonifati si è voluto colpire sede simbolo del cosentino
"In una sala gremita di militanti e cittadini si è tenuta ieri pomeriggio la conferenza stampa di Forza Nuova a Bonifati (CS), a denunciare l'accaduto il segretario regionale di FN Davide Pirillo ed il Segretario Provinciale di Cosenza Rosario Castiglia. L' Attentato incendiario ha distrutto nella notte della vigilia dell'epifania, intorno le 23:00 la sede di Forza Nuova a Bonifati nel cosentino, la stessa che è anche sede della segreteria provinciale di Cosenza. Sul posto sono accorsi i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, quest'ultimi, hanno spento l'incendio che ha distrutto gli interni dei locali ed il solaio del locale sito a piano terra, vicino la centrale piazza Ferrante, rendendo forse (da accertare) pericolante il pavimento dell'abitazione soprastante.
Questo gravissimo atto intimidatorio - si legge in un comunicato stampa del movimento politico - si va ad inserire in un contesto particolare che sta vivendo il nostro movimento nelle ultime ore, non a caso proprio sabato “Scenari Politici” pubblicava le nuove griglie dei sondaggi che vedono Forza Nuova raddoppiare in Calabria in una sola settimana il proprio consenso elettorale da 1.1% a 2%, percentuale destinata a salire con l'ufficializzazione delle nostre liste, trend che riguarda positivamente tutto il movimento a livello nazionale. Così si è voluto colpire una sede simbolo del cosentino quella più attiva, che si è resa protagonista di innumerevoli vittorie in tutta la provincia, con l'apertura di diverse sedi e nuclei militanti.
Lo scopo ci pare chiaro, è quello di farci piombare in una lotta tra “opposti estremismi” affinché il nostro messaggio divenga anacronistico agli occhi degli elettori, insomma il sistema si difende sollecitando la fantasia di frange disperate dell'estrema sinistra. Logiche vecchie di sessanta anni, che rigettiamo, rimanendo fermamente fedeli al nostro modello di lotta contemporanea, lo stesso che ci sta facendo crescere sempre di più, sul modello degli omologhi movimenti nazionalisti europei, protagonisti di una splendida avanzata in molti paesi dell'UE. Noi rifiutiamo quindi il confrontarci con la dicotomia “antifascismo vs estrema destra” che si vuole mantenere in vita con “l'accanimento terapeutico” per ovvi motivi comodi ai poteri forti, che serve oltretutto a mantenere in vita anche alcuni cadaveri della vecchia politica, ormai senza vitalità alcuna.
La nostra risposta è rimanere al fianco del popolo italiano, per scongiurare la deriva tecnocrate montiana, per la fuoriuscita dell'Italia dalla zona euro e l'adozione di una moneta nazionale, affiancata alla nazionalizzazione delle quote private di Bankitalia, questa è la nostra rivoluzione, il resto incidenti di percorso che spazzeremo via".