Celico: costituito comitato per la difesa della Chiesa di San Michele Arcangelo
All’indomani delle preoccupazioni espresse dal parroco di Celico don Doudou Emmanuel e dall’intera comunità parrocchiale di San Michele Arcangelo per la chiusura ai cittadini e al culto dell’importante struttura religiosa, storico, artistica e monumentale, l’intera comunità si è immediatamente mobilitata.
Dopo l’interrogazione a risposta immediata presentata dal Consigliere regionale del Pd Carlo Guccione al presidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Talarico per sapere quali iniziative urgenti intende intraprendere l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Pino Gentile per restituire, nei tempi più brevi possibili, alla fruibilità dell’intera comunità questa importante opera risalente all’anno Mille, nei giorni scorsi è stato costituto a Celico un Comitato Spontaneo per la difesa e l’immediata riapertura della chiesa di San Michele Arcangelo.
Del Comitato, che non ha collocazioni o colorazioni politiche e che è aperto a tutti quelli che vogliono liberamente aderirvi, al momento fanno parte il sindaco di Celico Luigi Corrado, la presidentessa della locale Proloco Raffaella Lettieri, la signora Elvira Falcone, Simone Vitelli in rappresentanza dell’Associazione “Sila Antica”, il presidente della Cooperativa “La Terra” Gianni Romeo, il commerciante Giovanni Falcone e Francesca De Luca, in rappresentanza dell’ Associazione Scout di Celico.
Il Comitato - annuncia una nota - ha già in programma una serie di iniziative che saranno rese note nei prossimi giorni. La prima riguarda la diffusione e la firma di una petizione popolare che è già in distribuzione in tutti i quartieri cittadini di Celico e dell’intera presila sia sotto forma cartacea che sul web. La petizione s’intitola “difendiamo il nostro patrimonio culturale e religioso: la chiesa Di San Michele Arcangelo di Celico deve essere urgentemente messa in sicurezza e riaperta ai cittadini e al culto!”
Il testo della petizione descrive il grande valore storico e monumentale dell’importante struttura che costituisce la storia e la memoria dell’intera comunità celichese e che custodisce al proprio interno anche un grande patrimonio artistico, culturale e religioso da difendere e tutelare con ogni mezzo, sottraendolo all’incuria, all’abbandono e all’inerzia di quanti, pur essendo preposti alla tutela e alla salvaguardia di questi incommensurabili “tesori”, spesso si mostrano sordi ed insensibili a qualsiasi sollecitazione popolare.
“La Parrocchia di San Michele Arcangelo -così si conclude la petizione- è, infine e soprattutto, un luogo educativo, di culto e di vita, in cui diverse generazioni si sono formate e continuano a formarsi e a crescere nella fede. Questo straordinario punto di riferimento culturale, storico, artistico e religioso non può rimanere chiuso ed essere sottratto a lungo alla fruibilità dei cittadini. Per questi motivi chiediamo alle autorità competenti l’immediata messa in sicurezza della struttura e la sua conseguente riapertura al culto e ai cittadini nel più breve tempo possibile”.
La petizione popolare, che sarà consegnata ai presidenti della Regione e del Consiglio regionale, al presidente della Provincia di Cosenza e al Sovrintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, potrà essere firmata da chiunque ha a cuore la difesa e la valorizzazione di questo grande simbolo della laboriosità, della creatività e della devozione del popolo calabrese, cosentino e celichese.