Sanità: a Soveria Mannelli riabilitazione post acuti e lungodegenza
“Non è vero che è stata dirottata la riabilitazione in strutture private, il piano previsto dai decreti, che il Direttore Generale ha annunciato nei mesi scorsi, è un piano che prevede la realizzazione di una unità di riabilitazione post acuti nell’ospedale di Soveria Mannelli e prevede anche la lungodegenza”. Così interviene l'ASP a seguito delle affermazioni del presidente del Comitato pro-ospedale del Reventino, Antonio Maida, pubblicate questa mattina sui quotidiani.
“Questo piano, che è stato ratificato dal Commissario del Piano di Rientro, il Presidente Scopelliti, è nella fase attuativa, sempre che i bastian contrari non prevalgano. È pendente un ricorso sull'ospedale che rallenta la realizzazione del piano. Bisogna capire se c’è una volontà di realizzare il progetto che abbiamo messo in campo, così come è avvenuto a Chiaravalle dove le forze Politiche, le forze sociali e soprattutto il sindaco, tutti impegnati nella stessa direzione, sono riusciti a realizzare una cosa che sarà, quando sarà terminata, uno dei progetti di ospedalizzazione territoriale più importanti addirittura dell’intero Paese. Diversamente assisteremo ad una fase grigia, dove le decisioni non potranno camminare per l'alto grado di contenzioso.
A Soveria Mannelli vi sono ondeggiamenti che impediscono, non solo il confronto, ma impediscono che le cose vadano avanti. Il progetto è in piedi, noi stiamo aspettando le autorizzazioni, abbiamo già contezza dei finanziamenti e nei prossimi giorni faremo anche la comunicazione sui finanziamenti per la ristrutturazione e quindi la ridefinizione dei reparti. Questa è la verità dei fatti, le altre cose sono bugie. Comunque proprio sulla riabilitazione e sulla lungodegenza questa azienda ha fatto un percorso virtuoso che è esattamente contrario a quello fatto negli anni scorsi di cui poi nessuno si lamentava.
Abbiamo transitato 90 posti letto dal privato al pubblico, siamo stati l’unica azienda ad aver fatto questa operazione e aver allocato posti di lungodegenza e riabilitazione in quattro ospedali della provincia. Quindi le notizie che sono rese sono proprio false.”