Sabato a Cosenza “Marcia della pace” organizzata da arcidiocesi
Sabato 12 gennaio 2013, alle ore 19, l'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, a cura dell'Ufficio diocesano della Pastorale per i problemi sociali e per il lavoro, si svolgerà la "Marcia per la Pace" che si concluderà con una breve veglia di preghiera. "Il tema di quest'anno "Beati gli operatori di Pace", indicato dal Santo Padre Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace nel suo messaggio, è indirizzato - si legge in una nota dell'archidiocesi cosentina - a tutti gli uomini di buona volontà.
Il raduno è previsto per le ore 19 in Piazza XI Settembre a Cosenza. Il corteo, guidato da Mons. Salvatore Nunnari, si muoverà in marcia verso la chiesa di San Nicola, dove avrà luogo una Veglia di preghiera preparata per l'occasione, che inizierà con la consegna della Luce della Pace proveniente dalla Basilica della Natività a Betlemme "quale segno di amore, pace e fratellanza". Durante la veglia alcune associazioni di volontariato che operano nel territorio cosentino offriranno la loro testimonianza di impegno accanto a quanti si trovano in condizioni di difficoltà.
L'invito come ogni anno è stato esteso a tutte le componenti istituzionali, politiche, sociali e militari della diocesi e dell'intera Provincia di Cosenza, nonché alle parrocchie, alle confessioni religiose, all'associazionismo e ai sindacati.
Mons. Nunnari descrive l'evento come "un forte segno di comunione istituzionale, ed ecclesiale, che è uno dei gradini della scala della pace e rende visibile l'impegno giornaliero di tanti, che deve e può educare le nuove generazioni ad una cultura di giustizia e di pace che più che essere gridata va costruita nella ferialità della propria vita".
Don Salvatore Buccieri, direttore dell'Ufficio della pastorale per i problemi sociali e per il lavoro, auspica che "la marcia della pace si ponga come momento di riflessione, di verifica e di testimonianza per quanti, impegnati quotidianamente nel difficile ma esaltante compito di stare accanto a coloro che vivono situazioni di dolore e di ingiustizia, avvertano la necessità e l'esigenza di sostenersi, raccontarsi e dire a tutti che la pace è possibile se ognuno fa, per quanto gli compete, la sua parte.
Nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle associazioni, nelle istituzioni, - osserva - c'è una schiera enorme di uomini e donne che silenziosamente ma efficacemente dicono con quanto fanno, che si può creare un clima di serenità e di pace tra le persone. Sono operatori di pace schierati dalla parte della vita che nei solchi della quotidianità spargono il seme della speranza,della fiducia e dell'amore".