Jacurso, “MigrAzione”: anziché proposte concrete, ancora polemiche e discolpe
Riceviamo e pubblichiamo integralmente lettera aperta all’Amministrazione Comunale di Jacurso da parte dell’Associazione Culturale MigrAzione sull’organizzazione del Calafrika Music Festival:
“Anziché proposte concrete, ancora polemiche e discolpe. Sembra quindi che la concretezza sia uno modo di fare lontano dalle vostre abitudini. Questa è la nostra considerazione a seguito dei commenti e della nota pubblica divulgata dall’assessore alla cultura Loredana Ciliberto.
In risposta al nostro comunicato, in cui lamentavamo come l’amministrazione comunale, non riesca a dare garanzie all’organizzazione del Calafrika Music Festival, in quanto non si riesce a fare un’adeguata programmazione, ricevendo per tutto l’anno dei forse, ed ottenendo dopo svariati solleciti risposte solo all’ultimo momento. L’assessore replica discolpandosi, accusandoci di aver messo in giro voci false, ma senza proporre alcuna soluzione reale al problema, ne esprimendo idee concrete su come si possa rispettare la tempistica dettata dalla necessità organizzativa.
Vi vantate di averci aiutato, di aver raddoppiato il contributo, ma avete capito di cosa ci stiamo lamentando? Al fine di spiegare a tutti che il nostro comunicato non è nato ne da malintesi, ne da pretese eccessive, ma tutto è una conseguenza dell’interesse superficiale che l’amministrazione ha nei riguardi del festival, vogliamo elencare un po’ di episodi e far capire meglio a chi legge di cosa stiamo parlando ci riferiamo al fatto che tutto quello che viene chiesto all’amministrazione comunale è sempre privo di una risposta chiara e concreta.
Con grande umiltà, abbiamo sempre protocollato le richieste per tempo, facendo anche degli incontri a doc per discutere e pianificare ogni attività che servisse all’organizzazione del festival, vedendo poi non rispettate le scadenze insieme concordate. Prima dell’ultima edizione abbiamo persino organizzato insieme al sindaco una conferenza dei servizi, in cui ogni cosa aveva una data entro la quale tutto doveva essere pronto, sembrava una svolta..finalmente avevamo un crono programma scritto che ci avrebbe aiutati, e invece arriviamo a maggio e nulla era stato fatto, nemmeno la pulizia con la ruspa che abbiamo dovuto risollecitare fino al punto in cui, increduli che davvero l’ennesima promessa di prossimo inizio dei lavori fosse veritiera, abbiamo chiesto un preventivo ad un privato ed organizzato un intervento da una ditta esterna, che per fortuna all’ultimo momento siamo riusciti a disdettare, altrimenti ci ritrovavamo con due ruspe ad eseguire lo stesso lavoro. Il palco ogni anno è uno dei punti di forza del vostro sostegno..ma in realtà un vero peso per noi che dobbiamo smontarlo da dove i vostri operai (non certo voi) l’hanno montato, e rimontarlo nell’area concerti del festival, con l’aiuto di un operaio comunale che necessita anche del nostro incoraggiamento e nel momento in cui si chiede almeno la documentazione di agibilità dello stesso per ben due mesi di fila..scopriamo che alla fine gli artisti hanno suonato su un palco privo di agibilità e di copertura assicurativa! E se succedeva qualcosa??? Chi ne pagava le conseguenze???
Avete raddoppiato il contributo da 2.500 euro a 5.000 euro..ma dite anche che nel 2011 avete speso 10.000 euro e nel 2012, 20.000, così, giusto perché la matematica non è un opinione, si capisce che in percentuale il contributo è rimasto lo stesso e non è stato raddoppiato ed in ogni caso teniamo bene tutti in mente che parliamo di un festival dal costo complessivo di circa 35.000 euro, che per tre quarti viene autofinanziato con il nostro impegno, ed ogni anno rimettendoci personalmente dei soldi.
Ne avremmo da raccontare.. ma la cosa che ci rammarica di più non è tanto quello che è avvenuto negli anni scorsi, quanto le reazioni alla nostra lamentela. L’assessore continua a dare spiegazioni di come sono andati i fatti, e a giustificarsi. Il sindaco invece appare in un profondo silenzio stampa, che lascia intendere a tutti il momento di difficoltà politica che sta affrontando. Ma quello che ancora non si è riuscito a capire e che noi già da ottobre stiamo chiedendo risposte concrete ed affidabili sulla pianificazione della quinta edizione del Calafrika Music Festival, le discussione infruttuose le abbiamo già viste gli anni scorsi.
Chiediamo quindi: quali proposte avete al fine di garantire lo svolgimento dell’edizione 2013? Possiamo fidarci di quello che dite o ci ritroveremo di nuovo ad aspettare il bilancio, poi ad aspettare il funzionario in malattia, poi ad aspettare perché il bilancio è slittato, poi ad aspettare..e ancora aspettare e aspettare? E riguardo alla parte logistica, dobbiamo rifare la conferenza dei servizi? Programmare le scadenze, per poi ricadere nell’incertezza e riorganizzarci all’ultimo momento? La sede che per carità, non è una cosa che ci spetta di diritto ma, se non potete, o non volete darcela, perché non dite un chiaro NO?
La location sarà la stessa dell’anno scorso o dobbiamo aspettare chissà quali risposte, perché ci sono opere da completare ect. ect. ect.? Ricordate quanto tempo abbiamo perso perché ci assicuravate che c’era una strada che sarebbe stata completata nel giro di un mese e che ancora oggi risulta incompleta?
Bene, sia noi che voi sappiamo come stanno le cose realmente e può anche starci bene il voler trovare un punto d’incontro, dimenticandoci il passato, ma le vostre proposte quali sono?
Siamo davvero stanchi, non ci siamo mai posti in questi termini, abbiamo sempre cercato di comprendere le vostre difficoltà, cercando sempre il giusto compromesso. Oggi non serve più parlare per trovare una soluzione. Abbiamo solo bisogno di una proposta concreta ed adeguata per poter garantire lo svolgimento del Calafrika.
Siamo noi ad aver sviluppato la nostra idea e scelto Jacurso fin dal primo anno, nonostante l’associazione è sempre stata composta anche da cittadini di altre comunità. E l’abbiamo fatto sia per amore del nostro territorio e sia per la praticità che ne consegue, e se oggi siamo arrivati a questa conclusione è proprio perche non vediamo nessun futuro nel vostro modo di fare.
Vi rendete conto che continuate a contestarci che non partecipiamo alle serate organizzate da voi? Ma dai..siamo ritornati al periodo fascista??? Se reputate valido questo evento e produttivo per la comunità, lanciate un impegno concreto e pubblico, non le solite promesse fatte tra noi e voi, che poi non si realizzano mai. Il bilancio non siete voi a predisporlo? Cosa metterete nel famoso capitolo Calafrika che dite da anni di aver aggiunto?
Saremo lieti di leggere le vostre risposte, purché siano serie e produttive e soprattutto impegnate pubblicamente a tutte queste nostre domande.. per poi di nuovo insieme riorganizzare il Calafrika e festeggiare il suo primo lustro a Jacurso!!!”
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