Elezioni: da domani ed entro lunedì si ufficializzano le candidature
Siamo al deposito-liste: le candidature si ufficializzeranno da domani ed entro le 20 di lunedì. Naturale che molti nodi arrivino al pettine. Il Pd porta in giro i suoi big: oggi pomeriggio i capilista per la Camera Rosy Bindi e per il Senato Marco Minniti saranno di scena a Cosenza, domani alle 10,30 si replica a Reggio. E’ guerra fra le anime di Rivoluzione civile: la coordinatrice nazionale di Libera Gabriella Stramaccioni sarà la “numero 2” per Montecitorio dopo il suo mèntore Antonio Ingroia. Adirato l’altro big arancione, l’oggi sindaco di Napoli Luigi De Magistris, privato a sorpresa della sua candidata forte, la giurista cosentina Anna Falcone (vedi foto) – inclusa anche nel Consiglio d’amministrazione della partenopea “Bagnoli Futura” –, già responsabile Pari opportunità del Psi. (Per la cronaca, in tempi non sospetti - luglio 2012 -, la stessa Falcone commentava così il proprio singolare legame professionale con l’ex pm catanzarese: “Ho conosciuto De Magistris qualche anno fa in occasione della vicenda “Why not” e alle indagini che gli furono sottratte per cause ormai note. Lo sdegno fu forte. A Cosenza organizzammo una manifestazione di solidarietà in pochissimi giorni, molto partecipata, oltre ogni aspettativa.
Eravamo poche persone in una stanza e ci siamo ritrovati con un mare di persone di estrazione diversissima: attivisti politici, esponenti del mondo dell’associazionismo, giovani, universitari e cittadini comuni tutti uniti in un moto di indignazione mai registrato prima. Successivamente ho avuto modo di incontrarlo in occasione di vari convegni e seminari di studio, oltre che in alcuni incontri pubblici”. Mentre brucia, sempre quanto a Rivoluzione civile, la marginalizzazione dei comunisti calabresi, dopo che per settimane s’era dato fra gli eleggibili il segretario regionale pdci Michelangelo Tripodi (non vale contrapporre il terzo posto in lista per la Camera a Roberto Soffritti: non si tratta infatti di un calabrese ma del tesoriere nazionale dei Comunisti italiani, insomma di altro “paracadutato” da Roma & dintorni). E con un probabile sesto posto alla Camera per il rifondatore Michele Conia che fa esultare fino a un certo punto chi ha anche raccolto firme sul web per la sua inclusione. Nell’Udc (e comunque tra i montiani), dopo la tremenda “botta” per l’uscita dal partito e dalla Giunta regionale dell’ex sindaco di Pizzo Calabro Francescantonio Stillitani, sconcerto per l’avviso di garanzia a Franco Talarico sulle nomine Arpacal (iscrizione al registro degli indagati che, tra gli altri, ha coinvolto pure la presidente dell’Agenzia, una centrista storica quale Marisa Fagà, già responsabile nazionale Pari opportunità dei casiniani). Sorprese nel centrodestra. Dentro Grande Sud, in pochi hanno gradito il coinvolgimento forte del governatore Peppe Scopelliti, considerato che si tratta del coordinatore pidiellino per la Calabria…, e tanto più dei consiglieri regionali scopellitiani.
E se per Stefano Amore ci si lecca le ferite (l’ex pm alla Procura della Repubblica di Reggio, vicepresidente nazionale di Magistratura Indipendente, dovrebbe essere in lista, ma in Liguria), nelle fila dei seguaci dell’ex viceministro Gianfranco Miccichè si prevedono scintille. E che dire del Popolo della libertà? In primis, malgrado le pressioni, Scopelliti non dovrebbe essere della partita, mentre i berlusconiani punterebbero tutto sul binomio economia&legalità, con 2 “figli eccellenti”. Rosanna Scopelliti, animatrice di Ammazzateci tutti e figlia di quel Nino Scopelliti (sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione) ucciso dai clan 22 anni fa; e il presidente di Confindustria Calabria Peppe Speziali, che di fatto avvicenderebbe il padre Vincenzo, senatore uscente sempre del Pdl… Ma inserire candidati così emblematici ha davvero senso soltanto "blindandoli" in posti d’elezione certa, dunque la conferma passa inesorabilmente da Roma. Archiviata poi la possibilità dell’impegno dell’ex asso milanista (oggi al Sion) e cosentino di Corigliano Rino Gattuso: “Non mi sento all’altezza, non saprei neanche da dove cominciare” ha detto “Ringhio” ieri a Reggio, in occasione dell’amichevole tra gli elvetici e i padroni di casa amaranto.