Sanità: Scopelliti, stiamo verificando tutta la situazione
"Non ho avuto alcuna telefonata dal ministro Tremonti, come qualche giornale ha scritto oggi. Ci presenteremo giovedi' al "tavolo Massicci" in una situazione di difficolta', perche' quanto inserito nel piano di rientro non e' stato rispettato". Lo ha detto il governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla situazione del deficit sanitario. A margine di una cerimonia a Catanzao, alla presenza del sottosegretario all'Interno, Francesco Nitto Palma, Scopelliti ha evidenziato che sono stati compiuti "solo piccoli passi in avanti, ma noi dobbiamo fare grandi passi perche' non possiamo continuare ad essere sbeffeggiati. C'e' bisogno di certezze e di una grande sanita' - ha aggiunto - riducendo anche la migrazione sanitaria". Il presidente della Regione ha anche spiegato che ha incontrato la societa' Kpmg, l'advisor a cui e' stato affidato il compito di determinare il debito della sanita'. "Spero che dopo avere speso qualche milione di euro sia possibile avere la quantificazione del debito. Ho chiesto alla Kpmg - ha sostenuto Scopelliti - risposte certe e mi hanno detto che entro fine giugno daranno lo stato delle cose. Questo per noi diventa fondamentale, poi potremo parlare con il ministro Fazio e il ministro Tremonti. Abbiamo compiuto alcuni atti deliberativi - ha proseguito il presidente - e altri ne faremo in questi giorni, saranno ulteriori passi per una risposta che e' ancora lontana dagli accordi. Intanto, ho chiesto al tavolo ulteriori verifiche su alcuni aspetti della sanita'". Il governatore ha annunciato che nei prossimi giorni terra' una conferenza stampa per dire "cosa ho trovato nella sanita', ma anche nell'ambiente e negli altri settori. Diro' la situazione attuale senza togliere e mettere niente. E' vergognoso sentire Loiero che interviene su questa vicenda della sanita', dovrebbe essere piu' cauto. Immaginate se io tra cinque anni venissi a dire che Loiero mi ha lasciato il debito, lo posso dire adesso, o per qualche mese, poi basta. Siamo qui per lavorare e assumerci le nostre responsabilita' - ha concluso Scopelliti - cosa che gli altri non hanno fatto anche quando avevano preso impegni con il piano di rientro".