Catanzaro, Rotary Club: incontro sul “Trust – Patrimonio a fine benefico”
Si è svolta presso la sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro, la conferenza “Trust – Patrimonio a fine benefico”, organizzata dal Rotary Club 1951 di Catanzaro. Il Presidente, Roberto Mellea, ha inaugurato i lavori ricordando il primo convegno sul trust realizzato nel 2006, con l’autorevole presenza del prof. Maurizio Lupoi, Professore Ordinario di Sistemi Giuridici Comparati all’Università di Genova, Presidente dell’Associazione “Il trust in Italia” e Direttore Scientifico della rivista “Trusts e attività fiduciarie”.
All’incontro ha presso parte il dott. Giovanni Petracca, formatore del distretto Rotary 2100, in rappresentanza del Governatore Marcello Fasano. Relatori dell’interessante appuntamento sono stati gli avvocati Alessandro Palasciano, socio dell’Associazione “Il Trust in Italia” ed Edoardo Ferragina, esperto in materia, che hanno fornito importanti informazioni su diversi aspetti relativi al trust. Tale strumento giuridico, di origine anglosassone, si rende utile per la destinazione di un patrimonio o di una rendita a favore di fini benefici, quali l'assistenza di minori, di anziani, di portatori di handicap, ma anche di animali (i cosiddetti “pet trust”), oppure di famiglie di fatto o, ancora, quale strumento deflattivo del contenzioso giudiziario. Attraverso il trust, infatti, è possibile, risolvere procedure esecutive e concorsuali che siano pendenti.
Un istituto giuridico, attivabile anche tramite una mera scrittura privata autenticata, o una ordinanza del Giudice, al servizio di qualunque esigenza che preveda un patrimonio di qualsiasi entità, una persona di fiducia del disponente che persegua la finalità prestabilita e dei beneficiari individuati o individuabili.
Palasciano ha spiegato come si costituisce un trust e quali sono i suoi limiti, evidenziando che molte situazioni possono essere risolte con questo strumento giuridico che ha l’obiettivo di snellire le procedure troppo lunghe e macchinose. Ferragina ha sottolineato come ci siano dei pregiudizi nei confronti del trust, considerato come uno strumento usato solo da chi ha un grande patrimonio e per finalità illecite. “In realtà – ha spiegato - si tratta di meri preconcetti. Il trust è uno strumento duttile che può essere utilizzato sia per la gestione di grandi patrimoni che di un singolo appartamento; mal si presta per scopi fraudolenti, atteso che può perseguire solo interessi meritevoli di tutela.”
Un meeting interessante quello organizzato dal Club Rotary 1951 di Catanzaro che ha permesso di sciogliere molti nodi e di svelare le ombre che, solitamente, aleggiano intorno all’istituto del trust.