Il presidente della camera Fini parla di federalismo, nord e sud
"E' mio convincimento che non sia a rischio l'unita' della nazione, non solo perche' alla vigilia dei 150 anni dell'unita' d'Italia il capo dello Stato e' impegnato a rinnovarne la memoria, ma perche' nel cuore degli italiani, al Sud come al Nord, c'e' il senso dell'appartanenza al Paese". Lo ha detto questa sera, parlando nella sede del Comune di Catanzaro, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha incontrato le autorita' del capoluogo calabrese. "A rischio, invece - secondo Fini - e' la coesione nazionale, cioe' un uso corretto delle risorse e la piena responsabilita' dei governanti, di qualsiasi colore, che devono rimettere la loro storia al giudizio degli elettori all'insegna della legalita' e della trasparenza". Il Sud non deve temere il federalismo che potrebbe essere, anzi, un'occasione di rilancio. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sceglie la platea del consiglio comunale di Catanzaro per rassicurare le popolazioni meridionali rispetto ai progetti di decentramento fiscale. "Non bisogna temere - afferma Fini - a priori l'introduzione di riforme all'insegna del federalismo perche' - fa rilevare - il federalismo responsabilizza. Sara' una grande prova per la classe dirigente del sud e servira' a far capire che e' un'imbecillita' affermare che le classi dirigenti del sud non sono capaci. Responsabilizzare le classi dirigenti del sud serve al meridione. A meno che - continua Fini - il sud non sia chiamato a pagare ritardi storici e colpe che non ha. Credo - ha affermato ancora il presidente della Camera - che domani la commissione bicamerale per il federalismo approvi il primo decreto attuativo del federalismo demaniale. Non verra' meno - ha assicurato - la mia attenzione e quella del Parlamento affinche' il federalismo sia equo e solidale e consapevole dei ritardi del sud. Il fondo perequativo dovra' servire ad un riequilibrio senza il quale verrebbe meno la coesione sociale. Occorre - secondo Fini - valutare i costi in modo tale da non correre il rischio che i cittadini del mezzogiorno non possano esercitare diritti costituzionali inalienabili, come quelli legati all'istruzione ed alla salute che non possono essere parcellizzati in logiche regionali, ma garantiti in una logica nazionale. Non c'e' ragione - continua Fini - di dubitare che il meridione possa farcela. "Servire le istituzioni significa adempiere ad un alto dovere, dalla piu' piccola carica alla piu' alta; esser al di sopra delle parti; dismettere l'abito di parte senza mai perdere la passione per la politica che non deve essere occupazione votata al potere per il potere o a privilegi anche legittimi". E' il monito lanciato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, davanti alle autorita' della citta' di Catanzaro. "La politica - ha aggiunto - deve essere animata dalla passione anche in chi ricopre cariche istituzionali".