Estorsione a villaggio turistico: in manette padre e figlio
A Isola di Capo Rizzuto, i Carabinieri della Compagnia di Crotone hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare del G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, Anna Maiore, emessa su richiesta del Procuratore Distrettuale, Vincenzo Lombardo, del Procuratore Aggiunto, Giovanni Bombardieri e del Sost. Proc. Alberto Cianfarini, della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. A finire in manette sono: Mario Nicoscia, 46enne disoccupato e Pasquale Nicoscia 24 anni, disoccupato, figlio di Mario.
Il provvedimento recepisce appieno le risultanze investigative fornite dai Carabinieri in ordine ad una estorsione continuata ed aggravata dalle modalità mafiose previste dall’art. 416 bis commessi a Isola di Capo Rizzuto nei mesi di luglio - agosto 2010 e luglio - agosto 2011, nei confronti dei titolari di un villaggio turistico sito in località Capo Piccolo.
La vicenda ha inizio nell’estate 2010, quando il titolare del villaggio “Residence Lerose” diventa destinatario di particolari attenzioni da parte dei due Nicoscia, i quali si sono presentati affermando di essere “pregiudicati appena usciti dal carcere”. I due pretendevano di usufruire gratuitamente – unitamente ai propri familiari – dei servizi del residence, facendo intendere che i proprietari non avrebbero potuto rifiutare le loro richieste. Temendo per la propria incolumità i hanno così ceduto alle richieste. I due Nicoscia hanno così iniziato a entrare liberamente nel villaggio senza essere autorizzati, usufruendo dei servizi e delle consumazioni al bar senza pagare il dovuto. E a nulla era valso il successivo invito del proprietario a non presentarsi più in futuro presso la struttura. Infatti nell’estate successiva, nel mese di luglio 2011, il Mario Nicoscia si è presentato nuovamente presso il residence pretendendo di continuare ad usufruire gratuitamente dei servizi come fatto nell’estate precedente, incontrando però le resistenze dei proprietari. In seguito a questo episodio, il giorno di Ferragosto, nel tardo pomeriggio, sono giunti presso il residence i due Nicoscia accompagnati dalle rispettive famiglie. Intervenuto il titolare del residence padre e figlio hanno iniziato ad aggredire l’uomo scagliandosi con una sedia. Allontanati dagli stessi avventori della struttura, i due hanno fatto ritorno circa 20 minuti dopo insultando e minacciando nuovamente ed arrivando anche a colpire la moglie del titolare. I Carabinieri sopraggiunti sul posto hanno identificato i due Nicoscia poco distante dal villaggio turistico. A quel punto è partita l’attività investigativa che ha portato alla luce tutti gli antefatti ed ha consentito ai Carabinieri della Stazione di Isola di Capo Rizzuto in collaborazione con gli investigatori dell’Aliquota Operativa di ricostruire analiticamente l’accaduto con i racconti dei titolari e di numerosi testimoni in merito a tutte le vessazioni subite nel corso del tempo. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati tradotti presso il carcere di Catanzaro.