Traffico internazionale di armi e tratta di donne, cinque arresti a Rosarno
La Squadra mobile di Reggio Calabria, a conclusione di un'inchiesta della procura di Palmi, sta eseguendo un’operazione per l’arresto, nella zona di Rosarno, di cinque persone ritenute i componenti di un'organizzazione transnazionale dedita al traffico internazionale di armi, alla tratta di donne dall'est europeo (costrette poi a prostituirsi), al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il gruppo avrebbe operato tra la Slovacchia e la Piana di Gioia Tauro.
Delle cinque persone destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione denominata "Slovacchia" due sono di nazionalita' italiana, due di nazionalita' pakistana ed uno di nazionalita' slovacca. Nel corso delle indagini furono arrestati nel vibonese in flagranza di reato due persone di nazionalita' slovacca che, a bordo di un'automobile, trasportavano una pistola, completa di caricatori, cartucce e silenziatore, che doveva essere venduta sul mercato della Piana di Gioia Tauro.
12:20 | Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di una complessa attività d’indagine coordinata dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Palmi dott. Giuseppe Creazzo e dai sostituti procuratori Antonio D’Amato e Francesco Ponzetta, personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Palmi, nei confronti di cinque persone.
A finire in manette Karol Dudek, nato in Slovacchia 42 anni, residente in Slovacchia, domiciliato a Rosarno; Giuseppe Cotroneo, nato Taurianova (Rc) 40 anni, residente a San Ferdinando (Rc); Nazar Abbass, nato in Pakistan, 54 anni, residente a Ioppolo (Vv); Ahmed Sher, nato in Pakistan, 38 anni, residente Rolo (Re); Carmelo Preiti, nato a Chicago (Usa) 41 anni, residente a Joppolo (Vv).
L’attività d’indagine, è scaturita in occasione del tentativo di omicidio perpetrato il 12 dicembre 2008, ai danni dei cittadini ivoriani Ahabib Saga e Hagi Ahmed, in località Focolì di San Ferdinando (Rc), ad opera di soggetti ritenuti vicini ad una locale consorteria mafiosa.
Le investigazioni, supportate da numerose attività tecniche, si sono sviluppate in varie direzioni, portando ben presto a disvelare l’esistenza di un gruppo criminale transnazionale dedito alla perpetrazione di gravissime fattispecie delittuose, quali il traffico internazionale di armi, lo sfruttamento della prostituzione di giovani donne dei paesi dell’est europeo, nonchè il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’indagine condotta dalla Squadra Mobile reggina, ha permesso di accertare le responsabilità di Karol Dudek e Giuseppe Cotroneo in ordine ai reati di introduzione illegale nel territorio dello Stato italiano di armi comuni da fuoco, in genere armi corte, e parti di esse, importandole dalla Slovacchia, nonché di detenzione e porto illegale di esse in luogo pubblico.
Nello specifico, nell’arco di tempo compreso tra il 2010 ed il mese di aprile 2012, su richiesta di COTRONEO, DUDEK Karol ordinava dall’Italia armi da fuoco ad alcuni suoi connazionali, in corso d’identificazione, che provvedevano ad introdurle dalla Slovacchia, tramite appositi corrieri, nel territorio dello Stato italiano e più precisamente nella piana di Gioia Tauro.
Infatti, in data 2 dicembre 2010, nei pressi dello svincolo autostradale di Vibo Valentia, sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, gli slovacchi Brenka Farantisek e Robert Kantor per detenzione e porto di una pistola semiautomatica marca Walther, calibro 9 x 19, completa di caricatore rifornito con 5 cartucce, nonché di un silenziatore, occultati in un cassettino ricavato sotto il sedile anteriore, lato passeggero, dell’auto sulla quale viaggiavano.
L’attività investigativa, ha permesso, altresì, di accertare la responsabilità di Dudek e di Preitti in ordine ai reati di sfruttamento della prostituzione di numerose giovani donne reclutate in Slovacchia, nei paesi di Rosarno, San Ferdinando e zone limitrofe, nonché all’interno di un albergo di proprietà del PREITI, ubicato in Joppolo (VV).
La corposa attività tecnica dispiegata per far luce sulla vicenda [corroborata dagli esiti delle attività effettuate a riscontro nel territorio di Rosarno e in altre zone limitrofe della piana di Gioia Tauro, a decorrere dal dicembre 2010], ha permesso di accertare anche la partecipazione di Abbas e di Sher, e di altri soggetti italiani e pakistani in corso d’identificazione, ad un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti previsti dal D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e successive modifiche, vigente in materia di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con ruoli e compiti ben documentati.
In particolare, Abbas, con il ruolo di promotore e organizzatore del sodalizio, provvedeva, con la collaborazione di Sher e dei propri familiari dimoranti in Pakistan, a reclutare i connazionali aspiranti ad entrare in territorio italiano in cambio della erogazione di consistenti somme di denaro. I destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, sono stati associati nelle case circondariali insistenti nelle province ove sono stati tratti in arresto, grazie alla collaborazione degli omologhi Uffici Investigativi di Reggio Emilia, Vibo Valentia e Cosenza. Dudek, all’atto dell’esecuzione, non è stato rintracciato nel domicilio conosciuto in Italia per cui sono state attivate le sue ricerche in campo internazionale, mentre Preiti è stato posto agli arresti domiciliari.