Dimensionamento scolastico: Matacera replica a polemica istituto di Gimigliano

Catanzaro Attualità

“Il dimensionamento scolastico deciso dall’Amministrazione provinciale per l’anno 2013 è stato impostato sulla necessità di trovare una soluzione al problema delle sedi scolastiche in reggenza, ovvero scuole senza un dirigente titolare in sede”. È quanto afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Catanzaro, Giacomo Matacera, che spiega: “Nel corso della Conferenza provinciale tenutasi a dicembre, alla quale sono stati invitati tutti i soggetti interessati, gli Uffici provinciali preposti hanno illustrato, come da prassi consolidata, una ipotesi di riorganizzazione della rete scolastica che voleva essere soltanto un punto di partenza per la discussione. Un’ipotesi che si basava sui riferimenti dati dal Ministero e che prevedevano l’assegnazione di 65 dirigenti alla Provincia di Catanzaro, calcolati su una media regionale di 850 alunni per Istituzione scolastica.

Per quanto riguarda l’Istituto comprensivo di Gimigliano, per il quale inizialmente si era ipotizzato l’accorpamento con l’Istituto di Gagliano al fine di recuperare il dirigente scolastico, a seguito della delibera del Commissario prefettizio di Catanzaro che non ha inteso accogliere questa proposta, si è dovuto trovare una soluzione diversa. Le indicazioni venute dai Comuni sono state attentamente valutate, compresa quella della creazione di un Istituto comprensivo dei tre comuni di Gimigliano, San Pietro Apostolo e Cicala che avrebbe avuto una popolazione scolastica di 473 alunni e la dirigenza a Gimigliano. Ora, tenuto conto dello spopolamento a cui sono continuamente soggette le zone montane e del limite dei 400 alunni al di sotto del quale si perde la dirigenza, sarebbe stato quanto meno irresponsabile da parte dell’Ente acconsentire alla suddetta proposta, consapevole che da qui al prossimo anno si sarebbe ripresentato il problema di mantenere l’autonomia scolastica in quei territori.

La Provincia, pertanto, ha ritenuto di dover creare in quella zona prettamente montana un Istituto comprensivo più ampio da un punto di vista territoriale, che fosse nella media indicata (850 alunni) e soprattutto stabile nel tempo. La sede della dirigenza è toccata a Tiriolo in base al parametro consolidato che assegna la dirigenza al Comune con il maggior numero di studenti. La scelta è stata dunque basata esclusivamente su parametri tecnici, e non è stata certo condizionata dall’appartenenza politica visto che l’amministrazione di Tiriolo, a differenza di quella di Gimigliano, è guidata dal centrosinistra. In quale altro modo si sarebbe potuto garantire attenzione a quei comuni montani che troppe volte hanno denunciato la mancata salvaguardia e una continua spoliazione? Rimane un dubbio: questo vento di contestazione da parte dell’Istituto comprensivo di Gimigliano avrebbe comunque soffiato se la dirigenza fosse toccata a quest’ultimo?”.