Accordo tra il Mit di Boston e l’Università di Pisa: investimento sulla cultura
L'associazione Paideia tramite i suoi amici professori della Scuola Normale di Pisa, prof.Lorenzo Foa' ed i professori Giuseppe Pierazzini ed Enzo Tricoli della Statale di Pisa, sta organizzando un meeting nel prossimo mese di marzo al Palazzo dei Congressi di Pisa per presentare il learning-center dell'Università Internazionale Uninettuno e creare un accordo con le università Pisane comprendente la Scuola Sant'Anna, al fine di instaurare accordi ed interscambi anche con il MIT di Boston per la realizzazione del Distretto delle Nanotecnologie e delle Nanoscienze a Crotone, nei 150 ettari del Nucleo Industriale in l.tà Passovecchio, dove insistono centinaia di capannoni industriali per lo più senza alcuna attività.
Ulteriori pre-condizioni sono la creazione della zona franca, la metropolitana leggera Sibari-Crotone-Germaneto e la partecipazione in maniera attiva delle istituzioni. Pertanto gli onorevoli crotonesi a livello nazionale, regionale,provinciale e comunale dovranno unitariamente dare la propria disponibilità per questo importante progetto. Quando ricerca e scambio culturale vanno a braccetto, il risultato è sempre molto interessante e produttivo. L’Università di Pisa conferma, in questo senso, la sua vocazione internazionale. Il prestigioso Massachusetts Institute of Technology ha infatti scelto di approfondire la sua relazione con l’Italia proprio nella città della Torre Pendente.
Il Mit, ai vertici fra le università di ricerca nel mondo, estende la collaborazione, già avviata coi politecnici di Milano e Torino, anche all’ateneo pisano, che diventa così la prima università generalista a sottoscrivere un accordo di così ampio respiro: il ‘Mit-Italy Program’. Progetti, borse di studio, scambi culturali. La ricerca come comune denominatore.
La convenzione triennale siglata con il Mit è stata illustrata ieri mattina nella sede pisana del Rettorato, il palazzo "Alla Giornata". Massimo Augello, rettore dello Studio pisano, esprime tutta la sua soddisfazione: "In una fase in cui il sistema universitario italiano soffre per i ripetuti tagli del finanziamento pubblico, l’Ateneo pisano continua nella sua scelta di investire risorse nei settori strategici. L’accordo con il Mit prevede da parte dell’Università di Pisa un significativo stanziamento iniziale, che sarà destinato soprattutto a supportare la ricerca e i giovani ricercatori dell’Ateneo".
Sono 80mila gli euro destinati dall’Università di Pisa al progetto di ricerca e alla mobilità per studenti e docenti di entrambe le università. Serenella Sferza, codirettore del Mit-Italy Program, crede molto nella collaborazione: "L’Università di Pisa è un’istituzione eccellente con forti legami con il tessuto imprenditoriale locale e una solida reputazione internazionale in molti settori di interesse del Mit".
Appunto: di cosa si occuperà il Mit assieme all’Ateneo pisano? Il progetto ha a cuore tematiche nuove ed avanzate, che ruoteranno attorno alle aree scientifiche. La priorità andrà ai settori dell’Energia, all’Ict (Information and Communications Technology) e alle Scienza della vita. Fra marzo e aprile ci sarà una serie di incontri fra le due università per pensare e mettere insieme i progetti. Poi, da maggio fino alla conclusione del periodo estivo, verranno presentati quelli accettati. In totale armonia con lo scopo del Mit: creare per studenti e docenti opportunità di collaborazione con istituzioni italiane d’eccellenza. Quando si dice puntare sulla cultura.