Protesta lavoratori: Abramo,“occorre una grande mobilitazione,non lascerò soli questi lavoratori”
“Il Comune, da solo, non basta. Attorno ai lavoratori in mobilità e alle loro famiglie, che oggi vivono una sofferenza atroce, si debbono stringere anche gli altri enti, la Regione soprattutto, ma anche il sindacato e le forze politiche, di qualsiasi colore, i sindaci dei cinque capoluoghi di provincia, allo scopo di ottenere dal Governo il rispetto degli impegni. Occorre una grande mobilitazione che coinvolga tutti coloro che possono esercitare una legittima pressione nei confronti del Ministero del Lavoro perché a queste migliaia di lavoratori, sono circa 23mila in tutta la Calabria, vengano riconosciute le spettanze maturate. Il sindaco di Catanzaro resterà accanto a loro fino a quando non sarà stata sbloccata questa dolorosa vicenda”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, a conclusione dell’ennesimo incontro avuto a Palazzo De Nobili con una delegazione dei lavoratori in mobilità in deroga della città e del comprensorio. Sempre in mattinata, il primo cittadino ha accompagnato i lavoratori dal Prefetto Antonio Reppucci che si è impegnato a relazionare al Governo sui termini della drammatica protesta. “Nessuno ha il diritto di rimanere insensibile davanti alla disperazione di questi ex dipendenti – ha detto ancora Abramo – Il sindaco ha solo la possibilità di guidare la protesta, di non lasciare soli i propri concittadini in difficoltà, ma mi aspetto una risposta solidale che spinga il Governo a garantire la copertura finanziaria della cassa integrazione in Calabria”.