Provincia di Cosenza, Oliverio all’inaugurazione del Centro Storico Italiano-Canadese
Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha partecipato all’inaugurazione del Centro Storico Italiano- Canadese di Ottawa. L’apertura dell’importante struttura ha richiamato un’ampia partecipazione tanto della comunità italiana quanto delle istituzioni canadesi.
Introdotta da Josephine A.L. Palumbo, presidente del National Congress Italiani in Canada, la cerimonia ha visto la presenza dell’Ambasciata Italiana con il dottor Giovanni Maria De Vita ed ha contato gli interventi di Bob Chiarelli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e membro del Parlamento di Ottawa, Jim Watson, sindaco di Ottawa, Nicola Lener, consigliere dell’Ambasciata italiana e Mario Cuconato, presidente di ‘Villa Marconi’, che ospita il Centro.
Nel corso degli interventi è stata posta al centro l’importanza delle relazioni italo-canadesi e sottolineato il ruolo della comunità italiana nelle attività economiche, sociali, culturali del Canada.
“L’istituzione del Centro Storico Italiano- Canadese- ha detto Oliverio- costituisce un fattore di notevole importanza per gli studi sulla presenza italiana in Canada ed in particolare per la conoscenza di stagioni storiche drammatiche come quella del Fascismo che ha avuto riverberi negativi per la comunità italiana anche all’estero. Il Centro consente la ricostruzione storica delle relazioni e della presenza della nostra comunità nel Nord America come fattore di crescita e di sviluppo di questa realtà. Soprattutto, permette di sviluppare con costanza iniziative culturali e relazioni economiche e commerciali con il nostro Paese.”
“La comunità calabrese che in Canada è fra le più rilevanti nella comunità italiana- ha affermato ancora- ha dato un contributo di primo piano per la realizzazione del Centro Storico Italiano- Canadese di Ottawa. Un sentito ringraziamento porgo ai calabresi, e sono tanti, impegnati quotidianamente nelle associazioni e nelle istituzioni italo-canadesi per affermare la cultura e la identità italiana e calabrese. Un particolare saluto rivolgo a Bob Chiarelli, già Sindaco di Ottawa e Ministro delle infrastrutture che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare in Calabria, in occasione delle sua visita a Cleto, centro della nostra provincia, suo luogo d’origine.”
Prima di recarsi ad Ottawa, il presidente Oliverio, su invito dell’Associazione dei cosentini di Montréal, aveva partecipato, domenica 27 gennaio, ad un incontro con la comunità cosentina e calabrese di quest’altra importante città canadese che, introdotto dal presidente dell’Associazione, Italo Staffa, aveva visto la partecipazione di numerose associazioni ed interi nuclei familiari.
Presente il Console italiano a Montréal, dottor Enrico Padula, il quale aveva rivolto un saluto alla comunità calabrese ed auspicato un rapporto più intenso tra rappresentanti delle istituzioni del nostro Paese e la comunità italiana in Canada, erano intervenuti il senatore Basilio Giordano, l’on. Amato Berardi , il senatore Renato Turano ed il dottor Giovanni Rapanà, membro del Consiglio Generale dell’Emigrazione.
Chiamato a parlare all’affollata platea, salutata con grande affetto, l’on. Mario Oliverio aveva anche in quella occasione auspicato una intensificazione dei rapporti tra le istituzioni dell’Italia e le comunità dei calabresi in Canada e nel mondo che hanno saputo affermare con grande dignità la propria presenza.
“ Le nostre comunità all’estero ed in particolare nell’America del Nord ed in Canada- aveva sottolineato- costituiscono un patrimonio ed una risorsa di prim’ordine che il nostro Paese deve saper utilizzare perché può trarne un formidabile aiuto per affermare una nuova fase di crescita e di rilancio della sua presenza nello scenario internazionale. I calabresi sparsi nel mondo e presenti in America possono contribuire all’apertura di una stagione davvero nuova per la Calabria.
Per questo è necessario stabilire un rapporto costante e non episodico, programmare in modo organico ed intelligente iniziative, progetti concreti e costruire un sistema di relazioni per fare della presenza dei calabresi e degli italiani nel mondo un forte fattore di sviluppo. Pertanto, pensiamo che le relazioni tra le nostre comunità in Canada e la loro terra d’origine debbano essere curate con nuova attenzione. La Calabria potrebbe trarre grande beneficio se i nostri emigrati e le loro associazioni assumono la funzione di messaggeri nel mondo del nostro patrimonio di identità, di valori, della nostra storia, della nostra cultura, delle bellezze paesaggistiche della nostra terra.”