Elezioni: “Grande Sud” presenta i candidati
“Un progetto politico per dare voce alle ragioni del Sud nell'ambito dell'unita' nazionale, formando nuova classe dirigente”. È così che il Coordinatore Regionale della "Lista Scopelliti" Mario Caligiuri ha esordito stamattina in occasione della presentazione della lista “Grande Sud” avvenuta al “T Hotel” di Lamezia Terme. Sono intervenuti anche i capolista di Camera e Senato, Alberto Sarra e Giovanni Bilardi, e Francesco Saccomanno, Coordinatore regionale di “Grande Sud” e candidato alla Camera. Presenti, in una aula gremita, quasi tutti i 30 candidati al Parlamento. “Ci troviamo in un momento difficile della vita politica ed economica dell’Italia – ha affermato Caligiuri – e a peggiorare la situazione c’è una legge elettorale che favorisce l’ingovernabilità.
Le cose sono peggiorate con il fallimento governo tecnico di Monti: il debito è cresciuto e con esso anche la disoccupazione, l’inflazione e la pressione fiscale. Per non parlare dell’Imu, utilizzata per un importo di poco minore praticamente per risanare le perdite del Monte dei Paschi di Siena”. “Leggo di sondaggi che non tengono conto del partito più grande – ha aggiunto Caligiuri – quello del non voto che alle ultime elezioni regionali in Sicilia ha superato il 52 per cento. Numeri che possono stravolgere l’esito delle elezioni. Dobbiamo intercettarli. La Calabria è un posto lontano dal paradiso. Amministrare qui è difficile, sempre alle prese con problemi tremendi: istituzioni che funzionano poco e la pervasivita' della criminalità organizzata. Ma soprattutto abbiamo un problema storico, causa di ogni fallimento: la classe dirigente. Il Presidente Scopelliti, che ha scelto di non candidarsi perché non è un uomo che abbandona la nave avendo assunto un impegno con gli elettori, si sta muovendo con decisione su ogni fronte, dalla sanità ai fondi europei. Ma i problemi ereditati sono pesanti. Questo non è un alibi, ma al contrario è un impegno a lavorare di più”. Per Caligiuri “Grande Sud” ha alla base la difesa della nostra identità all’interno di una logica di unità nazionale. Tre sono le premesse: il Sud e' entrato nella storia d'Italia da sconfitto e da sconfitto e' rimasto, nel 1861 non c’erano differenze economiche fra Nord e Sud e l’Unità d’Italia non è stato un pranzo di gala. Il problema è che da allora tutti i rappresentanti del Sud presenti in Parlamento, che sono sempre stati in maggioranza, hanno fallito. Il nostro è quindi un problema di classi dirigenti.
Il tema del Mezzogiorno non e' dunque legato alle risorse economiche ma e' squisitamente un problema politico. Chi andrà a rappresentare il Sud in Parlamento deve fare gli interessi del Meridione". “Grande Sud non è un progetto velleitario – ha spiegato Caligiuri -, è anzi il movimento per raccogliere le sfide dei prossimi decenni, quando l’area del Mediterraneo sarà quella a maggiore crescita economica del mondo, e gia' oggi e' l’area di libero scambio più estesa del pianeta. Dobbiamo essere pronti. Anche perché da qui al 2020 avremo ancora a disposizione ingenti risorse europee, che in tempi di contrazione di risorse economiche nazionali saranno ancora di più preziose ed appetibili. Dobbiamo evitare il solito assalto alla diligenza e per riuscirci occorre scommettere su una nuova classe dirigente, politica e burocratica”. “Questo movimento – ha sottolineato infine Caligiuri – non ha candidati calati dall'alto ed è il prodotto della convergenza politica fra Lista Scopelliti, il Grande Sud di Gianfranco Miccichè, l’Mpa di Raffaele Lombardo e il movimento pugliese di Adriana Poli Bortone. Abbiamo un programma chiaro che punta soprattutto a ribadire l'asse di sviluppo verso il Mediterraneo, il rinnovamento delle classi dirigenti, le infrastrutture materiali e immateriali, la promozione della cultura che rappresenta non solo sviluppo economico e democratico ma costituisce l'argine alla mala pianta della criminalità organizzata che e' il problema dei problemi. Il Sud - ha concluso Caligiuri - non è né un’espressione geografica né una palla al piede del Paese ma puo' essere un grande progetto politico per la nostra e le future generazioni”. Per Saccomanno “Grande Sud” è un movimento che difenderà il Meridione, il suo territorio, le sue potenzialità. Siamo la vera novità di queste elezioni. Una novità che punterà soprattutto sulla meritocrazia”. “Non pensavo saremmo stati così tanti stamattina – ha affermato Bilardi – ciò ci inorgoglisce. Il nostro slogan è “vota per te”. Calza a pennello perché siamo al cento per cento calabresi”. Per Sarra “serve un’inversione di tendenza, partendo dall’approccio culturale. La premessa di “Grande Sud” è dare un futuro alla giovani generazioni e la faremo dando fiato a tutto il nostro impegno".