Traffico in tilt a Cosenza? Il MoVimento5Stelle: “Le soluzioni ci sono ma il Comune le ignora”
Riceviamo e pubblichiamo una nota del MoVimento5Stelle in merito al traffico in tilt a Cosenza:
“Questo è proprio il caso di dire: ve l’avevamo detto! Meno di un anno fa il MoVimento 5 Stelle di Cosenza, dopo aver già consegnato il Piano dei Rifiuti, aveva presentato e regalato (perché noi facciamo proposte e non proteste!) all’Amministrazione della città dei Bruzi un Piano della Mobilità. Il documento prendeva le mosse dalla situazione ormai insostenibile della mobilità in città dovuta ad una serie di fattori quali l’elevato numero di auto, le cattive abitudini (alcune volte comprensibili sebbene non giustificabili) dei cittadini automobilisti e la dotazione infrastrutturale della città. Le previsioni sul come si sarebbe evoluta la mobilità in città fanno tornare in mente un famoso spot che diceva “ti piace vincere facile?”. Insomma, una scommessa dall’esito sicuro, degna del miglior scandalo calciopoli. Ma come si dice: “nemo profeta in patria est” e ciò che sembrava scontato a noi, così non appariva all’Amministrazione che, dopo i ringraziamenti d’uopo ha cestinato il nostro lavoro articolato in un organico insieme di studi teorici, normativi e di spunti pratici adattabili al territorio della città di Cosenza. La nostra città.
Fra le altre soluzioni da noi studiate ricordiamo: la proposta di fornire le fermate degli autobus con dei segnalatori luminosi per indicare ai cittadini i tempi di attesa, adatti ad accrescere in loro il senso di fiducia sulla puntualità dei mezzi, quindi per accrescerne l’utilizzo; la proposta dell’utilizzo di mezzi alternativi come biciclette, biciclette elettriche; l’istituzione di un sistema di telecontrollo delle corsie preferenziali; l’aumento di piste ciclabili e isole ambientali con nuovi percorsi più adatti e più sicuri utili ad incentivare, per esempio, che un cittadino di Rende o dell'hinterland, volendolo, può arrivare tranquillamente con la sua bicicletta fino a corso Mazzini; la proposta dell’istituzione di “Parcheggi scambiatori”, cioè parcheggi da istituire nei quattro nodi di flusso esterno principali della città come l’Ospedale Civile, la Stazione Centrale FS, il Tribunale e l’uscita Cosenza Sud della A3; in tali parcheggi potrebbero essere istituiti degli autobus navetta che coprirebbero i percorsi verso le quattro direzioni snellendo in modo notevole le vie della città a maggiore densità di traffico e favorendo un servizio impagabile ai cittadini cosentini e dei paesi limitrofi, con un notevole risparmio economico atteso il costo del ticket del parcheggio per i tempi di sosta lunghi che si consumano quando ci si reca per in Tribunale o in Ospedale.
Proposte semplici e realizzabili, le nostre, ma quantomai utili e adatte a migliorare la vita di tutti i cittadini. Utili anche disgiuntamente ma che se armonizzate, per un elemento così complesso, avrebbero favorito la loro massima efficienza. Infatti i nostri interlocutori erano stati avvisati che, per disciplinare un elemento così complesso, era necessario adottare il Piano nella sua interezza, poiché i diversi interventi proposti avrebbero funzionato solo se attivati simultaneamente: insomma, le azioni si rafforzavano a vicenda se poste in essere contemporaneamente. Se così fosse stato, ci saremmo trovati con una città più libera da auto, con un sistema di trasporto pubblico che avrebbe funzionato come un orologio svizzero e non avrebbe messo a rischio la sicurezza dei conducenti e dei loro posti di lavoro, con un efficiente impianto di mobilità alternativa che ci avrebbe fatto riscoprire la gioia di vivere la città restituendo ai pedoni il loro giusto spazio, con risparmi notevoli per i cittadini in termini economici (benzina, parcheggi, multe) e sociali (tutti devono poter usufruire del diritto alla mobilità in egual modo).
Una città insomma con un sistema di mobilità “europea”. Sì, perché il nostro Piano si ispira proprio alle Direttive europee in materia di mobilità e la sua adozione avrebbe, tra le altre cose, consentito all’Amministrazione comunale di poter accedere ai relativi fondi per la realizzazione di un siffatto sistema così da rimpinguare, tra l’altro, le ormai notoriamente vuote casse comunali. Ed invece nel cestino comunale oltre che al Piano della Mobilità vi sono finiti anche diversi milioncini di euro, con buona pace di chi ancora oggi deve respirare quintali di smog, passare ore nel traffico o alla ricerca di un parcheggio o attendere invano il passaggio di un autobus.
Certo, viene da chiedersi come mai si continui a progettare di costruire nuovi parcheggi sacrificando il suolo pubblico delle piazze più importanti (Piazza Bilotti) e non si adottino misure così immediate e con minore impatto ambientale ed economico come quelle che abbiamo spontaneamente studiato e offerto all’Amministrazione comunale e a tutti i cittadini, misure la cui realizzazione sarebbe stata anche finanziata dalla Comunità europea....”