Blitz antidroga nel cosentino, arresti e perquisizioni. In manette spacciatori: sequestrata cocaina

Cosenza Cronaca
Carabinieri di Rende

Operazione antidroga dei carabinieri di Rende - diretti dal comandante Luigi Miele - che dalle prime ore di oggi, ed in collaborazione con i colleghi delle compagnie di Cosenza, Paola, San Marco Argentano, Palermo (Piazza Verdi e San Lorenzo), Roma (Piazza Dante) e del nucleo cinofili di Vibo Valentia, hanno proceduto all’esecuzione di alcune arresti e perquisizioni.

Le misure cautelari, emesse dal Gip del tribunale di Cosenza, ha colpito una serie di spacciatori radicati sul territorio della provincia bruzia con collegamenti con soggetti di Gioia Tauro e Rizziconi (Reggio Calabria) e Palermo, e dediti alcuni allo spaccio al minuto ed altri di caratura maggiore in grado di trattare quantitativi ingenti di cocaina. Nel corso dell’attività si è giunti al sequestro di oltre 1 chilogrammo di cocaina e sono state appurate numerose occasioni di spaccio di sostanze stupefacenti

Maggiori dettagli alle 11 di stamani nel corso di una conferenza presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza.

12.12 | I NOMI DEGLI ARRESTATI

Nelle prime ore di oggi, i Carabinieri del Comando Compagnia di Rende (Cs), in collaborazione con personale delle Compagnie di Cosenza, Paola e San Marco Argentano, Palermo Piazza Verdi e Palermo San Lorenzo, Roma Piazza Dante, hanno proceduto all’esecuzione di 9 misure cautelari (6 ordinanze custodia cautelari , 2 arresti domiciliari, un obbligo di firma), emesse dal Gip del Tribunale di Cosenza, ed ulteriori 12 perquisizioni delegate per spaccio di sostanze stupefacenti.

I soggetti colpiti da misure cautelari sono: Antonio Intrieri, nato a Montalto Uffugo (Cs), 50 anni, residente in Marano Marchesato (Cs), pluripregiudicato, Sorvegliato Speciale con obbligo di soggiorno; Fausto Gagliardi, nato a Cosenza, 51 anni, residente a Dipignano (Cs), pregiudicato, già avvisato orale; Davide Pasqua, nato a Hohenlimburg (Germania), 40 anni, residente a Cosenza; Francesco Marotta, nato a Cosenza, 30 anni, ivi residente, censurato; Simone Santoro, nato a Cosenza 32 anni, residente a Carolei (CS), pregiudicato, avvisato orale (eseguita in Roma); Antonio Scarpelli, nato a Cosenza, 40 anni, ivi residente, censurato; Mario Mignolo, nato a Cosenza, 23 anni, ivi residente, censurato, (arresti domiciliari); Francesco Arena, nato a Cosenza, 23 anni, residente a Marano Marchesato (Cs), censurato, (arresti domiciliari – arrestato in flagranza in Roma); Alberto Greco, nato a Cosenza, 40 anni, residente a Rende (CS), (obbligo di firma).

Nel corso delle operazioni, Arena è stato arrestato in flagranza per coltivazione di 7 piante di marijuana, con una lampada ultravioletti ed una ventola, in concorso con Daniele Saturno, nato a Benevento, 20 anni, residente a Centola (Sa), di fatto domiciliato a Roma. Pasqua è stata denunciato per detenzione abusiva di 7 cartucce cal. 45.

Le indagini partono da una aggressione, commessa il 19 febbraio 2010, da tre soggetti ai danni di un avvocato a Castiglione Cosentino (Cs) e che gli ha comportato una prognosi di 70 giorni per un trauma cranico facciale, una ferita lacero contusa alla regione frontale, e la frattura di due costole. Uno degli autori era Simone Santoro: a seguito di ulteriori indagini i militari hanno poi scoperto l’attività di spaccio di Gagliardi, Arena e Greco.

In particolare Santoro, partendo dall’attività di spaccio al minuto, è arrivato ad organizzare - in concorso con Scarpelli - l’acquisto di un kilo di cocaina da Francesco Mandaglio, nato a Gioia Tauro (RC), 33 anni, residente a Rizzicoli (Rc), il quale, il 14 aprile 2011, è stato intercettato ed arrestato a Cosenza dal personale della Compagnia di Rende con il kilo di coca occultato nel filtro dell’aria dell’autovettura e ricoperto da polvere di caffè e pasta dentifricia.

Il chilo di cocaina, Santoro e Scarpelli dovevano cederlo a soggetti di Palermo e nella stessa data dell’arresto di Mandaglio, Santoro e la sua fidanzata venero arrestati dal personale della Compagnia di Villa San Giovanni, perché viaggiavano verso la Sicilia con 29 grammi di cocaina (occultati nel vano motore dell’autovettura) per farla provare agli acquirenti palermitani.

Dalle successive attività di indagine è stato individuato Pasqua, che svolgeva attività di spaccio usando come base logistica il Bar Giò di fronte il Tribunale, all’epoca da lui gestito. Il suo abituale fornitore era Marotta, da cui acquistava circa 2.000 euro al mese di cocaina per poi spacciarla ai propri clienti utilizzando vari termini criptati per indicare lo stupefacente: scommesse sportive, partita di calcetto, frutta, assegno, fotocopia, scontrini, macchina, champagne, libretto di circolazione, DVX, mangiare al ristorante, primo piatto, pizza. Successivamente, Pasqua, viste le difficoltà di Marotta nel reperire lo stupefacente, si rifornì da Intrieri di Marano Marchesato e Mario Mignolo.

Durante l'indagine sull’attività di spaccio di Pasqua, il 20 giugno 2011, l’avvocato Russo ingerì della cocaina per evitare un controllo di polizia e morì per arresto cardiocircolatorio provocato, appunto, dall’ingestione dello stupefacente.