Fatture “gonfiate” Provincia Vibo: emessi 5 avvisi garanzia
Concorso in abuso d'ufficio continuato. Questo il reato ipotizzato per cinque persone destinatarie di avvisi di garanzia nell'ambito di un filone dell'inchiesta sulla Provincia di Vibo Valentia condotta dal sostituto procuratore Michele Sirgiovanni. Gli avvisi interessano Giuseppe Grillone, ex consigliere provinciale di Vibo del Pd poi passato nel gruppo misto, Annamaria Catalano, moglie di Grillone, i dirigenti Giuseppe La Fortuna (comandante della Polizia provinciale), Giacomo Consoli (Opere pubbliche ed Urbanistica) e la dipendente del settore Lavori pubblici della Provincia, Maria Grazia Conocchiella. (Nelle scorse settimane, nell'ambito della stessa inchiesta, erano stati arrestati una dipendente dell'ente ed il marito per l'ammanco dalle cxasse comunali di 1 milione 300.000 euro.
Avvisi di garanzia erano stati inoltre emessi a carico di numerosi componenti del disciolto consiglio provinciale vibonese in relazione alla gestione dei fondi dei gruppi consiliari. Ai soli Consoli e Conocchiella vengono anche contestate due ipotesi di reato legate ad un falso ideologico in relazione ai tre mandati di pagamento - per un totale di quasi 40mila euro - alla ditta di traslochi "Agar srl" di Vibo Marina intestata alla moglie di Giuseppe Grillone. Tutti gli indagati sono già stati sentiti nei giorni scorsi dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Vibo, guidati dal tenente colonello Michele Di Nunno, e dal Nucleo di polizia valutaria della Gdf di Reggio Calabria. Gli organi elettivi della Provincia di Vibo Valentia sono stati sciolti nello scorso mese di ottobre dopo la mancata approvazione del bilancio. L'ente è attualmente retto dal commissario prefettizio Mario Ciclosi. (AGI)
16:19 | S'indaga sulle opere pubbliche eseguite negli ultimi anni
Oltre alla notifica dei 5 avvisi di garanzia, stamane gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Vibo ed i finanzieri del Nucleo di polizia valutaria della Gdf di Reggio Calabria, su disposizione del magistrato, hanno provveduto ad acquisire negli uffici della Provincia il Piano generale delle opere pubbliche. Gli inquirenti mirano infatti a vagliare tutti i singoli interventi in materia di opere pubbliche eseguiti negli ultimi anni dalla Provincia. Il sospetto degli investigatori è che ci si trovi dinanzi ad una truffa ai danni della Cassa depositi e prestiti, con lavori "gonfiati" nei prezzi dopo aver ottenuto i relativi finanziamenti. Sulla vicenda altre persone informate sui fatti saranno sentite nelle prossime ore dal magistrato e dalla Guardia di finanza. (AGI)