Lamezia, focus sul settore vinicolo promosso dalla Cia
Promosso dalla Cia Calabria si è svolto un "focus" sul settore viticolo nel corso del quale è stato insediato il Gie Gruppo Interesse Economico) sul vino.
Alla riunione - spiega una nota - hanno partecipato numerosi produttori provenienti dalle più importanti aree viticole della Regione (Ciro', Lamezia, Savuto, Bivongi, Donnici, Palizzi, Verbicaro) oltre a tecnici, somelier, ristoratori, esperti di marketing territoriale ed Hobbysti.
I lavori sono stati introdotti da Franco Lucia Coordinatore della giunta regionale della Cia e conclusi dal Presidente Regionale Mauro D'Acri. Franco Lucia, nel richiamare il legame millenario che unisce la Calabria alla vite e al vino, una terra che non a caso gli antichi Greci chiamavano "Enotria Tellus" (terra del vino) ha detto " non e' un azzardo se oggi possiamo parlare di risveglio della viticoltura Calabrese dopo decenni di letargo: sono in corso progetti di ricerca e di recupero dei vitigni autoctoni ( oltre 200 gia' catalogati ), numerosi sono i premi e i riconoscimenti che i vini calabresi ricevano dai maggiori Opinion Leaders Nazionali e Internazionali, il rifiorire di importanti eventi sul vino ultimo il Lamezia wine festival , è stata istituita l'Enoteca Regionale solo per citarne alcuni recenti fermenti che riguardano il settore. La Calabria Viticola - ha aggiunto - pur rappresentando una piccola goccia nell'oceano della produzione nazionale (meno dell'1% e appena 0,30 dei vini DOC e IGT ) ha enormi potenzialita' per crescere. Dobbiamo - ha concluso - accelerare sulla strada appena intrapresa all'insegna della qualita' e tipicita' recuperando ed attualizzando le nostre tracce identitarie attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni a partire dal Gaglioppo e dal Magliocco".
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti che hanno posto con forza l'urgenza di politiche d'aggregazione da incentivare con piu' risorse , di rilanciare le strade del vino, di rivisitare alcune doc, di sollecitare il dipartimento agricoltura ad emanare il bando sulla vendita dei diritti dei reimpianti, di dotarsi di una politica di promozione che supera l'attuale frammentazione, di sollecitare progetti mirati, attraverso il contributo del sistema camerale, tesi a portare in Calabria i buyers nazionali ed esteri, di sfruttare le opportunita' che offre il Web Marketing, di portare avanti progetti di educazione al gusto, di rilanciare il Consorzio regionale di tutela delle doc ed infine di costruire una rete di alleanze tra CIA e slow-food, somelier, ristoratori, movimento del turismo dal vino e l'associazione citta' del vino. Tra gli altri e' intervenuto Nino Inuso, Presidente della CIA Provinciale di Reggio Calabria nonche' Vignaiolo di Palizzi che ha posto l'accento sulla necessita' si di internazionalizzare il vino calabrese ma soprattutto di lavorare sulla Filiera Corta. "In Calabria - ha detto - ogni tre bottiglie consumate due provengono da altre regioni. Abbiamo ha concluso margini di crescita non indifferenti". Mauro D'Acri, presidente regionale, nel concludere la riunione, ha invitato i produttori a sfruttare le opportunita' offerte dai recenti bandi emanati dalla Regione in materia di viticoltura. "Essi - ha detto - rappresentano una occasione da non sprecare per i viticultori Calabresi per proseguire sulla strada della qualita', della tipicita' per meglio competere". Alla fine della riunione, su proposta del Presidente Mauro D'Acri, e' stato chiamato a guidare il GIE del vino il vignaiolo Cosimo Murace, enologo, titolare di un' azienda viticola a conduzione biologica nell'area del Bivongi DOC, lembo di terra incastrato tra le Provincie di Reggio Calabria e Catanzaro sul versante Ionico. Murace nel ringraziare la Cia per la fiducia accordatagli ha detto: " la nostra forza e' il "Terroir" con i nostri vitigni autoctoni dentro ogni bottiglia di vino c'e' un pezzo di Calabria con le sue diversita' orogenetiche, climatiche, ambientali, paesaggistiche, culturali ecc. che ci permettono di generare vini dai sapori unici e sublimi. Mettiamo in rete i nostri vini, a partire da quelli dei vignaioli della CIA, aggreghiamo la qualita' per contare di piu"'.