Catanzaro: riduzione degli iscritti all’Università Magna Graecia

Catanzaro Attualità
Eugenio Garofalo

“L’Università Magna Graecia di Catanzaro va controtendenza rispetto al dato nazionale, in cui si evidenza “una riduzione degli iscritti all’Università di circa 58 mila studenti, cosi come evidenziato dal Consiglio Universitario Nazionale.” E’ quanto evidenziano il componente del Senato Accademico Eugenio Garofalo ed il componente del CDA Giuseppe Mazza. “A fronte di tante criticità che emergono nella nostra Regione, il Campus di Germaneto è l’istituzione che presenta dati statistici positivi e controcorrente. L’eccellenza si rileva sia per l’offerta sanitaria che in nostro ateneo riesce ad offrire all’utenza e alla ricerca scientifica in generale, sia per la positiva percezione che l’Ateneo conserva all’interno del mondo giovanile, desideroso di seguire percorsi professionali e specialistici da spendere proficuamente nel mercato del lavoro. Rispetto al crollo delle iscrizioni ai vari corsi di laurea, registrato in quasi tutti gli Atenei del nostro paese, l’UMG non solo non ha diminuito le richieste di iscrizione, ma ha aumentato la sua popolazione studentesca. I numeri – continuano i due esponenti dell’UMG - infatti non si prestano ad interpretazione, dal momento che oltre alla saturazione di tutti i posti messi a disposizione dai vai corsi di laurea, sia nell’ambito sanitario che giuridico, sono state inoltrate ulteriori richieste di immatricolazione rispetto al numero previsto dalla nostra offerta formativa. L’attenzione che la collettività rivolge verso il nostro Ateneo – aggiungono Garofalo e Mazza - deve indurre le istituzioni a porre sempre di più particolare attenzione verso il mondo accademico e gli sforzi che esso compie per lo sviluppo della cultura in Calabria. Dalla Fondazione Tommaso Campanella, all’Azienda Mater Domini, e a tutte le organizzazioni collaterali impegnate a rafforzare il ruolo propositivo e innovativo della nostra Università Magna Graecia, proviene quindi e a buon diritto, - concludono - un corale appello affinché le istituzioni preposte sostengano incondizionatamente ed operativamente il grande sforzo profuso nella proiezione della cultura calabrese.