Cutro: Antonella Stasi incontra sostenitori di centrodestra

Crotone Politica

Antonella Stasi, candidata al Senato per il Pdl, ha incontrato a Cutro un folto gruppo di sostenitori di centrodestra. Presenti anche, nella gremita sala dell'Hotel Kyterios, il consigliere Rosario Mattace che ha introdotto e coordinato i lavori, il Vice Presidente del Consiglio Comunale Massimo Tambaro, il consigliere provinciale Pasquale Le Rose ed il responsabile del movimento dei DemoKratici Enzo Sculco. Sono stati affrontati i temi che hanno riguardato negli anni questa parte di territorio, nella valutazione delle risorse che ad esso appartengono e sulle possibili prospettive di rilancio.

“Cutro è tra i centri più popolosi della provincia di Crotone - ha dichiarato la Vice Presidente Antonella Stasi - un paese che vanta una importante storia, ma che ha sofferto per la mancata realizzazione di un progetto di sviluppo industriale. La nascita di un polo di aziende che avrebbe dovuto portare lavoro e rappresentare il motore per buona parte della provincia, si è miseramente infranto sul muro degli interventi a pioggia provenienti da Sovvenzione globale, Contratto d’area e legge 488, destinati ad imprenditori senza scrupoli che, venendo da fuori regione e trovando terreno fertile in una politica che si è lasciata abbindolare da promesse di sviluppo straordinario, hanno lasciato solo il vuoto e speranze deluse. Oggi a tenere in vita, a singhiozzo, l’economia, sono per lo più piccole aziende di iniziativa locale, che lavorano nel deserto lasciato da altri. Il mito del “polo dell’auto” che si sarebbe dovuto realizzare, si è concluso in fase processuale - è notizia di qualche giorno fa - con una truffa ai danni dello Stato per oltre 13milioni di euro, e questo la dice lunga.

Occorre guardare in faccia la realtà e capire che non bisogna aspettare che arrivi da altri la prospettiva di sviluppo. Ben vengano i finanziamenti, ed ogni qual volta ci sarà l’opportunità di attingere ad essi lo faremo, ma con una logica differente che guarda alla rivendicazione di uno sviluppo diverso basato sulle necessità reali della popolazione. Forse bisognerebbe riconoscere che non ci appartiene molto la “vocazione industriale” quando è indotta dall’esterno. Credo semmai nella capacità progettuale dei nostri territori, dei nostri imprenditori che lavorano sulla base delle attitudini reali di questa parte di regione. Certo, c’è anche l’annoso e serissimo problema infrastrutturale che limita moltissimo le imprese, ma spesso i progetti camminano di pari passo. La nostra storia di calabresi e crotonesi in particolare, dovrebbe insegnarci che bisogna imparare a camminare da sé.

La Regione non è lontana dalla provincia di Crotone. L’attuale governo regionale ha fatto la sua parte, dando notevoli risorse al territorio Crotonese, anche se gli obiettivi da raggiungere sono ancora molti. Siamo diretti ad una forma di sviluppo complessivo della provincia che guarda al patrimonio storico, archeologico e culturale, a quello paesaggistico, all’incremento dell’offerta turistica. Ma il territorio deve prepararsi, rendersi attivo, propositivo, non cercare soluzioni tampone dettate dall’urgenza del momento. Non polverizzare le risorse: questo deve essere l’obiettivo comune di un progetto di sviluppo che guardi alla crescita di tutti e non dei singoli.

La prospettiva seducente dell’industrializzazione ci ha solo schiaffeggiato per troppi anni e creato danni non indifferenti. L’esempio di Crotone è lampante, come le cattedrali nel deserto delle dorate dune di Cutro. Credo che la nostra politica regionale abbia dimostrato di lavorare per la provincia di Crotone, e continuare a darle fiducia, significa continuare a dare chance al nostro territorio, ora che si formerà il nuovo Governo. Il momento politico richiede grande partecipazione degli elettori al voto, non solo perché rappresenta lo strumento di democrazia per eccellenza, ma perché il destino della Calabria e della provincia di Crotone non si può lasciarlo in mano a chi il territorio non conosce o non lo vive.”