Gdf: rapporto 2012 delle fiamme gialle di Reggio
Anche nel 2012 l’azione della Guardia di Finanza si è basata sui pilastri fondamentali della lotta agli illeciti ed all’illegalità in campo economico - finanziario, secondo un approccio trasversale che consente di sviluppare unitariamente le correlazioni tra i compiti di polizia finanziaria e quelle attinenti la sicurezza del mercato e la tutela della collettività.
1. IL RISPETTO DELLE REGOLE
- a. L’equità fiscale
Le Fiamme Gialle operanti nella provincia reggina, nell’ambito delle funzioni di polizia tributaria, hanno eseguito, complessivamente, nell’anno 2012 n. 1.632 interventi in campo fiscale tra verifiche e controlli di singoli atti di gestione:
- individuando imponibili non dichiarati e costi non deducibili per 249 milioni di euro con un incremento del 71% rispetto all’anno 2011 (migliore serie storica degli ultimi 10 anni);
- constatando, inoltre, violazioni all’I.V.A. per oltre 51 milioni di euro con un incremento del 142% rispetto all’anno 2011.
Nel 2012 tale attività si è posta nella prospettiva di consolidare il già alto livello di presenza ispettiva sul territorio, che ha riguardato nell’anno, comprese le attività di controllo sul regolare rilascio di scontrini, ricevute fiscali e documenti di accompagnamento, ben 9.075 contribuenti, che rappresentano il 22% del totale delle partite IVA attive nella provincia.
L’accresciuto livello di contrasto dell’evasione fiscale e contributiva è stato particolarmente orientato verso la cosiddetta economia sommersa.
Attraverso mirate attività di intelligence ed incisive e articolate investigazioni, sono stati, infatti, individuati, nel 2012, ben 121 evasori totali (soggetti totalmente sconosciuti al Fisco, + 2% rispetto al 2011). In crescita di oltre il 71% anche il numero dei cosiddetti evasori paratotali (24 posizioni individuate), soggetti che hanno occultato integralmente alcuni cespiti o materie imponibili, per oltre il 50%.
Sulla base delle risultanze operative i settori più colpiti dal fenomeno del sommerso sono risultati quello dell’edilizia e del suo indotto, del trasporto di merci su strada, dell’allevamento di animali e della coltivazione agrumi-olivicola.
Attraverso gli strumenti ispettivi tipici, verifiche sostanziali e controlli fiscali, sono stati, infine, acquisiti indizi e prove di violazioni tributarie costituenti reato che hanno consentito di denunciare all’A.G. 139 persone (+4% rispetto al 2011).
- b. Il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori
Lavoro sommerso significa anche evasione fiscale ed evasione contributiva. La non osservanza delle regole si traduce, poi, spesso in gravi mancanze sotto il profilo della sicurezza per i lavoratori.
In tale comparto operativo i Reparti della Guardia di Finanza di Reggio Calabria nel corso dell’anno appena passato hanno sviluppato un notevole sforzo pervenendo all’esecuzione di 186 interventi che hanno portato all’individuazione di 379 posizioni irregolari di cui ben 267 totalmente in “nero”, nonché alla scoperta di 185 datori di lavoro che hanno operato in maniera scorretta.
- c. I controlli sulla spesa pubblica
I Finanzieri di Reggio Calabria hanno indirizzato la propria azione ispettiva anche nella protezione e difesa della spesa pubblica da tutte le forme di illegalità che vanificano le politiche di sviluppo sociale ed imprenditoriale.
In particolare nel 2012, le Fiamme Gialle hanno eseguito 282 controlli nei confronti di soggetti beneficiari di agevolazioni, destinatari di finanziamenti pubblici, c.d. prestazioni sociali agevolate ed in materia di spesa sanitaria (rientrano in tali ultimi comparti, ad esempio, i contributi scolastici, gli affitti, le mense scolastiche, le borse di studio, l’edilizia pubblica, l’esenzione dal ticket, gli assegni familiari, gli assegni di maternità, le tasse universitarie).
Sono state, inoltre, accertate e segnalate all’A.G. ordinaria e Corte dei Conti indebite percezioni di contributi pubblici per circa 12 milioni di euro tra finanziamenti comunitari ed erogazioni provenienti dagli Enti territoriali. I danni erariali accertati ammontano per il 2012 a oltre 41 milioni di euro (+559% rispetto al 2011).
2. LA SICUREZZA DEL MERCATO
- a. Il contrasto al mercato del falso ed alla circolazione di prodotti pericolosi – La tutela del “made in Italy”
La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha svolto nel 2012 un’intensa attività diretta alla repressione del trasferimento e della commercializzazione di merci con marchi contraffatti ovvero di opere dell’ingegno illecitamente riprodotte.
Sono stati denunciati 62 soggetti.
L’attività di contrasto, eseguita principalmente all’interno dell’area portuale di Gioia Tauro in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, ha consentito di sequestrare complessivamente oltre 243.000 pezzi di merce contraffatta, tra cui 37.000 calzature, 18.000 capi e accessori nel settore moda, 188.000 prodotti di elettronica, ceramiche e cosmetici.
Parallelamente abbiamo eseguito su tutta la provincia 253 controlli per il contrasto del carovita e della disciplina prezzi.
3. LA TUTELA DELLA COLLETTIVITÀ
- a. Contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale
Con riferimento specifico all’attività volta a privare le organizzazioni criminali della ricchezza illecitamente accumulata, sono state sviluppate investigazioni economiche, patrimoniali e finanziarie nei confronti di 602 soggetti (348 persone fisiche e 254 giuridiche).
In concreto, sono stati proposti ed eseguiti sequestri di beni, riconducibili sia a misure di prevenzione che ad attività di polizia giudiziaria, per oltre 1 miliardo di euro e confische per 331 milioni di euro con un crescita sul 2011 rispettivamente pari al 70% ed al 32%.
- b. Contrasto ai traffici illeciti
Nel comparto del contrasto ai traffici illeciti assumono infine rilievo i settori della lotta al contrabbando ed ai traffici di sostanze stupefacenti, nonché la vigilanza sul corretto esercizio di giochi amministrati ed il contrasto dell’immigrazione clandestina.
In particolare nell’anno appena trascorso sono stati effettuati sequestri di T.L.E. di contrabbando per 31 tonnellate (61% in più rispetto al 2011), ciò a dimostrare, una costante attività di contrasto del fenomeno del contrabbando di tabacchi.
Il traffico illegale di sostanze stupefacenti, che consente la realizzazione di ingenti profitti e di alimentare l”industria del crimine” continua a interessare questa provincia, sia come area di transito attraverso lo scalo portuale di rilevanza internazionale di Gioia Tauro, che di spaccio.
Il dispositivo di vigilanza svolto tramite i controlli di carattere doganale eseguiti in collaborazione con la competente Amministrazione e le articolate indagini, ha portato al sequestro di circa 2.095 chilogrammi di sostanze stupefacenti e psicotrope, di cui circa 2.059 Kg. di cocaina e 36 Kg. di hashish e marijuana, 156 sono i soggetti verbalizzati, di cui 31 in stato di arresto.
Nel comparto dei giochi, nel corso di 58 interventi sono stati sequestrati circa 41 apparecchi da divertimento non collegati con il server dell’A.A.M.S..
Infine, l’attività sviluppata nel contrasto all’immigrazione clandestina ha portato all’individuazione nell’ambito di 7 sbarchi, di 187 persone ed all’arresto, congiuntamente con i reparti navali di 10 scafisti.
In questo ambito va sottolineato come nel 2012 rispetto all’anno precedente si sia registrato un incremento degli sbarchi verso i versanti reggini della costa calabrese.
- c. Costruire una società più sicura
Le funzioni di Polizia Giudiziaria esercitate dal personale della Guardia di Finanza e conferite dal Codice di Procedura Penale, non sono meno importanti.
In tale veste, 320 sono stati gli interventi eseguiti nel comparto del Codice Penale e delle leggi di Pubblica Sicurezza.
Sono state tratte in arresto 42 persone e sono stati denunciati all’A.G. 575 soggetti.
Tra i sequestri, meritano particolare attenzione gli oltre 142.000 mq. di immobili e gli oltre 650 kg. di materiale esplodente.
I risultati conseguiti nel 2012 testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza al servizio del cittadino e dimostrano la vitalità di un organismo in grado di evolversi rapidamente - in relazione alle mutevoli esigenze istituzionali e di contesto esterno - nella struttura organizzativa, nei processi gestionali e nelle metodologie operative.
4. LINEE PROGRAMMATICHE ED OBIETTIVI PER IL 2013
Nel corso del 2013 la Guardia di Finanza concentrerà ogni risorsa operativa al fine di tutelare l’economia legale ed il corretto funzionamento delle regole di mercato, garantendo al contempo allo Stato, all’Unione Europea, alle Regioni ed agli Enti Locali, il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività ed al sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.
Il piano di azione da attuare sarà caratterizzato dalla natura prioritariamente investigativa che contraddistingue il Corpo e si svilupperà in corale sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario, lo stesso si baserà essenzialmente su tre pilastri fondamentali.
- a. Il consolidamento ed avanzamento della lotta all’evasione ed all’elusione fiscale
L’obiettivo è di incrementare la scoperta di ricchezze sottratte alle casse pubbliche che, sovente, vengono nascoste per il mero tornaconto individuale.
I Reparti territoriali saranno chiamati ad un’ulteriore impegno investigativo per contrastare a tutto campo soprattutto l’economia sommersa e le frodi IVA.
- b. L’intensificazione del contrasto alle truffe sui finanziamenti pubblici
La tutela della spesa pubblica rappresenta l’altra faccia della salvaguardia delle entrate dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali. Il piano di azione da attuare mira a tutelare il corretto impiego delle risorse nazionali e comunitarie destinate ad essere utilizzate nel quadro delle politiche di sviluppo sociale ed imprenditoriale che stanno sostenendo il superamento delle crisi economica finanziaria. Parimenti verrà sviluppata una specifica campagna di controllo dell’effettivo diritto di taluni cittadini a beneficiare delle prestazioni sociali agevolate.
- c. Il rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico - finanziaria e dei traffici illeciti
L’attività operativa si concentrerà sulla ricerca dei flussi finanziari e dei patrimoni di illecita provenienza per risalire agli effettivi possessori e, quindi, ai responsabili dei crimini che ne costituiscono l’origine, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente i sequestri di beni in possesso della criminalità organizzata.
Il livello di guardia dovrà essere mantenuto alto anche nella lotta alla contraffazione e alla pirateria e a tutti i fenomeni di illegalità che vi sono connessi, quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il Corpo, infine, proseguirà e rafforzerà i presidi delle frontiere terrestri aeree e marittime per il contrasto ai traffici illeciti internazionali (contrabbando, sostanze stupefacenti ed immigrazione clandestina) anche attraverso la componente aeronavale dislocata e rafforzata a presidio degli interessi economico -finanziari domestici e comunitari.