L’Istituto Superiore di Tropea e l’Asp di Vibo contro il disagio scolastico

Vibo Valentia Attualità

"Il disagio scolastico è sopratutto uno stato emotivo che si traduce in una percezione soggettiva di difficoltà a rispondere alle richieste dell’ambiente – scuola. Anche se questa percezione include dei fallimenti oggettivi come ad esempio i voti bassi, l’esito finale è pur sempre un vissuto. Ecco perché gli interventi non possono essere solo didattici ma devono avvalersi anche di strategie educative a livello emozionale, sociale e relazionale. Il disagio avvertito dallo studente, inoltre, è quasi sempre legato alla rottura della relazione umana ed educativa con le persone che rappresentano la scuola . I motivi della rottura possono essere tanti tra questi atteggiamenti e stili educativi che dimenticano o sottovalutano aspetti essenziali per la crescita degli alunni come l’empatia, l’ascolto, il riconoscimento della persona dell’allievo, la necessaria pazienza per i diversi tempi di maturazione psicologica e intellettiva". E' qunato si legge in una nota delladirigente scolastica dell'Istituto superiore di Vibo Valentia, Beatrice Lento.

"Per contrastare il fenomeno che spesso prelude la dispersione scolastica - continua la nota - l’Istituto Superiore di Tropea, ha colto l’importanza dell’azione di rete e si è rivolta all’ASP territoriale per un supporto sia in termini di formazione e aggiornamento dei docenti che di counseling a favore degli studenti e di sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie.

La Direzione Sanitaria Aziendale, con a capo il dottor Francesco Miceli ed il Distretto Sanitario di Tropea, diretto dalla dott.ssa Maria Dolores Passante, hanno corrisposto con prontezza alla richiesta di aiuto ponendo a disposizione dell’Istituto un gruppo di operatori coordinato dal sociologo e psicoterapeuta Biagio Di Rosa. Lo sportello di ascolto sarà operativo ogni giovedì della settimana, a cadenza settimanale si svilupperà anche la serie di incontri formativi rivolta ai docenti ed iniziative di sensibilizzazione dei genitori.

“Un problema di sistema - conclude ladirignet - come quello del disagio scolastico va affrontato necessariamente con un approccio di sistema che comporta il coinvolgimento di tutto il territorio in cui si trova la scuola, in particolare delle altre agenzie formative e degli enti locali. L’ASP ha risposto al nostro appello, cercheremo di coinvolgere anche altre realtà di rilievo con particolare riguardo al mondo del lavoro e quindi dell’imprenditoria locale che si è già dimostrata vicina all’Istituto e sensibile e attenta ai bisogni dei ragazzi. La cultura scolastica ha bisogno di rinnovarsi aprendosi ad un Piano territoriale dell’offerta formativa, noi ci stiamo provando “. .