Cosenza, rinnovo degli organismi sociali per Volontà Solidale – CSV
Si svolgerà venerdì 15 marzo, alle 16, presso la sede Auser di Cosenza (via Spirito Santo) l’Assemblea dei soci di Volontà Solidale, Associazione di Associazioni che anima e gestisce il CSV – Centro Servizi per il Volontariato di Cosenza, per il rinnovo degli organismi sociali. Attualmente i Soci di Volontà Solidale sono 221 e rappresentano le diverse realtà sociali che operano nel cosentino.
A circa 10 anni dalla sua costituzione il CSV deve abbracciare, oggi, nuove sfide. Per il Volontariato è necessario individuare anche nuove risposte in un mutato quadro di riferimento e trovare soluzioni innovative per dare risposta ai bisogni del territorio. I nuovi organismi di Volontà Solidale saranno, dunque, chiamati ad operare in un momento difficile per la crisi che ha colpito il nostro paese e, in modo particolare, il mondo del Terzo Settore.
“L’appuntamento del 15 marzo” – ha affermato Maria Annunziata Longo, Presidente di Volontà Solidale – “è per noi molto importante. La nuova classe dirigente di Volontà Solidale dovrà affrontare nodi critici e lavorare con particolare intensità per ridisegnare il ruolo del Volontariato in un contesto sociale in continuo mutamento”. Dal 4 all’11 marzo sui vari territori della provincia (Corigliano, Fuscaldo, Rende e Castrovillari) si sono svolti 4 incontri caratterizzati da un confronto aperto tra le associazioni durante i quali sono stati approfonditi anche gli aspetti fondamentali che regolano le procedure di rinnovo delle cariche. Nell’occasione tanti sono stati i volontari che hanno dato la propria disponibilità ad intraprendere questo cammino in un clima sereno e di massima trasparenza. “Il Volontariato in questo fa la differenza” – ha sottolineato Maria Annunziata Longo – “il dialogo e la trasparenza hanno sempre rappresentato il nostro punto di forza. L’auspicio è che i nuovi organismi di Volontà Solidale siano costituiti da persone consapevoli e disponibili a tutto vantaggio del Volontariato stesso che siamo chiamati a servire”.