Ripopolamento faunistico: prosegue l’impegno della Provincia di Reggio
2700 fagiani. Sono quelli che serviranno per il ripopolamento della zona della provincia di Reggio Calabria. “Si tratta di una attività molto importante, svolta in assoluta sintonia con la Consulta Provinciale Faunistico - Venatoria”. Queste il commento dell’Assessore della Provincia di Reggio Calabria, Gaetano Rao a margine dell’ultimo giorno di rilascio in natura delle specie destinate al ripopolamento.
“Tutte le associazioni più rappresentative del mondo venatorio hanno potuto, infatti, fornire il loro positivo contributo in termini operativi. – prosegue Rao - A ricevere i benefici effetti del ripopolamento saranno gli ambiti territoriali di caccia del comprensorio provinciale, ATC RC1 e RC2. Continua così l’azione di riqualificazione e rilancio di un comparto, quello venatorio, rispetto al quale, in assoluta sintonia con il Presidente Raffa, ci siamo posti l’obiettivo di andare sempre di più incontro alle esigenze dei cacciatori con occhio attento e vigile a tutela dell’ambiente e dell’equilibrio naturale che ci circonda”.
Alla consegna erano presenti i rappresentanti del consiglio direttivo degli Atc interessati nonché i rappresentanti della Consulta Faunistico – Venatoria; per l’amministrazione provinciale erano invece presenti l’Assessore Provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Gaetano Rao ed il dirigente di settore Luigi Rubino nonché i consiglieri provinciali Brizzi, Campisi, Loiero e Polimeno. Gli animali sono stati suddivisi in base a una equilibrata ripartizione geografica del territorio. I fagiani sono stati liberati nelle aree più idonee per l’ambientamento. A sovraintendere tutte le operazioni dalla consegna al rilascio dei fagiani gli agenti della Polizia Provinciale diretti dal Comandante Crupi.
“Si conclude così un'altra bella giornata per tutti: cacciatori, ambiente e agricoltura. – conclude Rao - Stiamo profondendo ogni sforzo per rilanciare il comparto e per ridare entusiasmo al popolo dei cacciatori. Occorre adesso puntare con decisione allo sviluppo del turismo venatorio”.