No Alaco. Parlamentari del M5S a Vibo: “Faremo luce sull’accaduto con tutti i mezzi a nostra disposizione”
Oggi alcuni dei parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle hanno partecipato alla manifestazione No Alaco partita da Piazza San Leoluca a Vibo Valentia. Evento voluto per ribadire il No all’uso dell’invaso per gli usi alimentari fino a quando non sarà bonificato. Fortemente critico il deputato del M5S Sebastiano Barbanti che punta il dito sull’uso agricolo che ha avuto l’invaso in principio e sugli impianti di potabilizzazione assolutamente inadatti per un uso alimentare.
“Come mai - sottolinea Barbanti - le analisi vengono effettuate da un ente come l’Arpacal che è privo delle certificazioni Accredia che solitamente vengono invece richieste a qualsiasi altro centro di analisi? Aspettiamo ancora di sapere dall’Arpacal quali composti aromatici del benzene erano presenti nelle acque dell’invaso perché alcuni potrebbero essere più cancerogeni del Benzene stesso”.
“Regioni diverse e stesse battaglie per i beni comuni - dichiara invece il senatore Francesco Molinari riferendosi all’altro corposo gruppo di parlamentari del M5S che si sono diretti invece in Val di Susa per dire No al Tav - Sembra impossibile che in una regione come la nostra Calabria, ricchissima d’acqua, si debba sottostare ai diktat della Sorical che impone ai Vibonesi di bere acqua che dire inquinata è fare un complimento”.
“Promesse al vento, segreti, omissioni e più di un centinaio di miliardi delle vecchie lire a spese dai contribuenti per avere dai rubinetti acqua dal colore giallastro, maleodorante ed inquinata da ferriti e manganese – dice il deputato M5S Paolo Parentela -. Questa è stata la gestione della Regione Calabria in questi anni e della Sorical in merito all’invaso dell’Alaco”.
“Sembra impossibile che in una zona così ricca d’acqua di qualità, 88 comuni siano costretti da un ente privato a pagare per avere dai propri rubinetti acqua che non potrebbe essere usata nemmeno per delle coltivazioni agricole. State certi che ricorreremo a tutti gli strumenti che il Parlamento ci metterà a disposizione, comprese le ispezioni parlamentari, per far luce su questo problema”. Questa la dichiarazione congiunta di tutti e tre i neo-parlamentari del Movimento 5 Stelle.