Settore giovanile e scolastico F.I.G.C. Calabria, i valori che fanno goal

Catanzaro Sport
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Pietro Lo Guzzo

Legalità, accoglienza, socializzazione sono i principi cardine su cui il Coordinamento Regionale Calabria F.I.G.C. Settore Giovanile e Scolastico ha sempre fondato le attività sportive dedicate a bambini e ragazzi. Quelle giovani generazioni che costituiranno la società adulta del domani che, attraverso il gioco calcio, vengono educate ai valori umani e sociali. “Lo sport calcistico – spiega il Coordinatore federale regione Calabria, Pietro Lo Guzzo - non deve essere percepito dai ragazzi soltanto come competizione ma principalmente come momento educativo. Nel Settore Giovanile non c'è un perdente e un vincitore. E non esistono le classifiche”. Il significato di sconfitta è ben diverso da quello comunemente diffuso. “Nel Settore Giovanile – continua Lo Guzzo - perde il ragazzino che non ha rispettato le regole di gioco, l'avversario e l'arbitro sia federale che dirigente di società”. La vocazione del Settore Giovanile e Scolastico è difatti educare al rispetto delle regole, e, dunque, alla legalità; alla socializzazione intesa come consapevolezza del gioco di squadra e dell'uguale importanza rivestita da tutti gli undici giocatori; all'accoglienza nei confronti dei compagni, la cui incolumità deve venire sempre prima di ogni tiro al pallone.

Nell'ambito di questo percorso socio-educativo intrapreso da anni, l'Organizzazione federale regionale ricerca il sostegno della famiglia, prima agenzia educativa.

“Spesso accade – commenta il Coordinatore federale regione Calabria - che i primi a non capire il vero significato del calcio giovanile sono i genitori. Desiderano avere un figlio campione e lo gravano di numerose aspettative. Così facendo privano il loro figlio di un diritto fondamentale indicato al primo punto della “Carta dei diritti dei bambini”: il diritto di divertirsi e giocare. La SGS ha da sempre organizzato, per il tramite delle società di calcio, degli incontri con i genitori per sensibilizzarli e informarli sul vero scopo del gioco praticato, che non è il raggiungimento del risultato in termini numerici”. Insomma, il Settore Giovanile e Scolastico mira a coltivare piccoli campioni del cuore e non della rete.

Il Coordinatore Lo Guzzo, per concludere, ricorda le parole di papa Giovanni Paolo II rivolte ai giovani nel corso della visita pastorale dell'84 in Calabria: “Sappiatelo giovani! Cristo non si è fermato a Eboli: Egli è qui in cammino con voi, per costruire insieme a voi una Calabria più giusta, più umana e più cristiana!”. E afferma: “E' questa la Calabria alla quale tendiamo con l'attività calcistica giovanile”.